E’ il destino che nelle ultime ore ha accumunato Antonio Nocerino e Cristian Zaccardo, due giocatori rimasti con la valigia pronta per quasi tutta l’estate. Il centrocampista campano sembrava promesso all’Inter già a luglio, quando si era parlato di uno scambio con Ranocchia. Poi è stato accostato al Genoa nell’ambito della trattativa per Kucka. Quindi nuovamente all’Inter ipotizzando un giro di trasferimenti che avrebbe potuto portare in rossonero Kuzmanovic. Infine ieri per alcune ore sembrava possibile il passaggio al Napoli per Paolo Cannavaro. Non se n’è fatto nulla e ora Noce è pienamente a disposizione di Massimiliano Allegri che dopo averlo impiegato anche domenica scorsa contro il Cagliari, l’ha inserito nella lista Champions, a scapito di Bakaye Traoré, collega di reparto rimasto fuori.
Destino analogo per Zaccardo che lo scorso weekend sembrava ad un passo dal Verona e ieri era stato proposto al Napoli sempre per Cannavaro. Il rifiuto della società partneopea ha resettato la trattativa e il difensore ex Parma, Campione del Mondo 2006, è rimasto a Milanello. Silenzioso quanto professionale, il giocatore è apprezzato per la sua duttilità in fase difensiva. E’ nato terzino, ma si è adattato spesso al ruolo di centrale. Un’arma in più per Allegri che senza dubbio avrà problemi di abbondanza dietro, quando rientreranno a pieno regime anche Bonera e Vergara. Per ora Zaccardo ha collezionato solo una presenza in Serie A con la maglia del Milan dal momento del suo arrivo, lo scorso gennaio. Chissà che la sua esperienza non possa tornare utile…
E che dire di M’Baye Niang? Anche lui fino all’ultimo sembrava potesse rientrare nell’operazione col Genoa per Kucka. Alla fine è rimasto ed è stato lasciato fuori dalla lista Champions per far posto a Giampaolo Pazzini, i cui tempi di recupero (almeno quelli ufficiali) fanno pensare ad un possibile impiego solo da fine novembre, cioè con la gara in trasferta contro il Celtic e in quella di San Siro contro l’Ajax. Su questo c’è comunque un’altra spiegazione. Il francese è stato sacrificato anche per effetto dell’errore di Umberto Gandini nella compilazione della lista A, dove Niang avrebbe potuto trovare posto con El Shaarawy “slittato” in lista B, avendone i requisti. Il Faraone, infatti, è nato dopo il 1 gennaio 1992 e ha disputato almeno due stagioni nel club tra i 15 e i 21 anni, requisiti richiesti dall’Uefa. Con l’italo-egiziano in lista A è stato necessario sacrificare un attaccante e la scelta, come detto, è ricaduta sul francese anzichè sul “Pazzo” ancora ai box. Da domani i maligni alimenteranno i dubbi su questo pasticcio.
This post was last modified on 4 Settembre 2013 - 10:48