Il momento di M’Baye Niang, che deve essere consapevole che questo potrebbe essere il momento giusto per riscattarsi. Gli stessi infortuni di ieri, El Shaarawy e Kakà, più la squalifica di Balo fanno sì che l’attacco del Milan, almeno fino a Bologna (domani) e Sampdoria (sabato ore 20.45), sia povero di interpreti. E’ dovuto soprattutto ad assenze e sfortuna lo spazio che il francese, presumibilmente, riuscirà a ritagliarsi nelle prossime giornate di campionato. Un’occasione per lo più casuale, ma non per questo da sottovalutare. Non sfruttarla significherebbe perdersi ancora di più per strada.
Ma il presente di Niang non è certo soddisfacente: dopo l’esordio contro il Verona, esattamente un mese fa, ha collezionato solo ed esclusivamente panchine. Sempre. Salvo 45 minuti contro il Chiasso in amichevole (7 settembre) e i 20 minuti di Milan-Napoli, dove non ha inciso se non per un semplice passaggio per la straordinaria rete di SuperMario. Niang torna al “Dall’Ara” , lo stadio in cui esordì ufficialmente con la maglia rossonera il 1 settembre 2012. Una serata che diede respiro oltre che 3 punti essenziali ad un Milan che, come quest’anno, era quasi in difficoltà.
Non vincere a Bologna (o anche pareggiare) vorrebbe dire ottenere meno punti di un anno fa. Solo a pensarci vengono i brividi. Ma può essere la realtà. Come reale dovrà essere presenza, consistenza, voglia ed aiuto di Niang. Da “spalla” di Matri o perché no, anche come primo riferimento centrale. Ora più che mai.