Su Allegri: “Io devo stare bene, devo correre in mezzo al campo. Ho la fortuna di avere vicino De Jong, che copre bene, ti dà sicurezza. Puoi guardare e andare avanti. I nostri attaccanti ti aiutano a difendere. Il merito è dei nostri preparatori. Sono i migliori. Cosa ci chiede Allegri? Tanti inserimenti, dobbiamo accompagnare gli attaccanti, tutti i centrocampisti devono andare sempre avanti”.
Su Balotelli e Benitez: “Conosco Mario da quando era ancora un ragazzino nell’Inter. È cresciuto, è maturato molto, può essere uno dei leader di questa squadra, può decidere la partita. Per me può fare quello che vuole. Ibra è diverso. Balotelli può stare largo o centrale, dipende da noi come riusciamo a stare in campo con lui. Benitez? Fu lui a darmi il permesso di andare a casa, invece, che in tribuna quando eravamo tutti e due all’Inter… È l’allenatore che decide queste cose, non altre persone. Io non voglio parlare di gente che non è stata importante nella mia vita, non mi interessa. Benitez è un grande allenatore. L’esperienza non completamente positiva all’Inter va considerata fine a se stessa”.
Infine, su Moratti e Boateng: “Moratti è una persona tranquilla, ma è anche un grande tifoso. Lui sa quello che sta facendo, gli auguro di fare bene. Boateng? Non è successo niente, lui è un grande giocatore. Lo conosco bene: qui in Italia non era molto felice, suo figlio era un po’ lontano. La Germania è casa sua, è tornato a casa. Razzismo? Non credo che sia andato via per questo. Anche lui vuole combatterlo”.
This post was last modified on 21 Settembre 2013 - 12:04