Fatih Terim non verrà certo ricordato come un allenatore di successo dai tifosi rossoneri. Il turco è durato poco più di due mesi (arrivò nell’estate del 2001 e venne esonerato nel novembre dello stesso anno)sulla panchina del Milan, lasciando il posto a Carlo Ancelotti che avrebbe vinto tutto con il Diavolo.
Nonostante questo passo falso nella sua carriera, l’imperatore in patria è considerato uno dei migliori tecnici, ha ottenuto grandissimi risultati sia con il Galatasaray sia con la nazionale Turca. Al trimestrale inglese “The Bizzard” ha ricordato i momenti a Milano, in una società che ha comunque amato: “L’addio anticipato? Succede. Avrei cambiato molte più cose nel tempo, se ne avessi avuto l’opportunità. Ho ancora ottimi amici là ed è uno dei club più importanti del mondo. Sono orgoglioso di essere stato il loro allenatore, anche per poco tempo, e so che in quel breve periodo ho trovato posto nei cuori dei tifosi”. Era un Milan che negli anni successivi avrebbe dominato in Italia e in Europa e uno degli esponenti di più talento era senza dubbio Manuel Rui Costa che Terim elogia senza mezzi termini: “Era un giocatore incredibile. Gli ho dato la fascia di capitano e ho riposto in lui tutta la mia fiducia. In estate c’erano varie opzioni per il ruolo da trequartista, Gaizka Mendieta era una di queste, ma abbiamo scelto lui e ha fatto ottime cose. Era forte, intelligente, aveva una grande personalità ed era naturalmente tecnicamente dotato. Alla Fiorentina era l’unico leader ma al Milan ce n’erano anche altri”.
Carisma e determinazione per un allenatore che, visto quello che ha fatto lontano dall’Italia, forse avrebbe meritato più fiducia al Milan.