E dire che la sua partenza a fine stagione era considerata come un affare ormai certo. E dire che ambiente e addetti ai lavori parigini sembravano mal digerire le sue prestazioni a volte altalenanti e discontinue. Alla fine, però, il suo agente è stato di parola: aveva detto, in tempi di trattative e voci febbrili, che dalla Francia non si sarebbe mosso. E alla fine dalla Francia non si muoverà davvero.
Stiamo parlando di Javier Pastore, ormai vicinissimo al rinnovo del contratto con il PSG fino al 2017. Un impegno importante, quello tra il club francese e il fantasista argentino, figlio di un progetto a lungo termine e di una fiducia molto più radicata di quanto forse non si credesse a fine giugno dell’anno scorso.
A inizio estate, infatti, si era parlato a lungo di un suo possibile approdo in maglia rossonera, magari attraverso uno scambio con Stephan El Shaarawy. Molto calda, soprattutto a luglio, anche la pista Real Madrid. Alla fine, invece, Milan e merengues hanno preso strade differenti: il Diavolo ha infatti riscoperto in maniera tanto repentina quanto forte la sua nostalgia per Ricardo Kakà, la Casa Blanca ha concentrato i suoi sforzi nel faraonico affare Christian Bale. E Pastore, dal canto suo, ha capito che a Parigi, dopotutto, non stava poi così male.