Dopo quattro giornate di campionato, sono quattro i punti conquistati dal Milan, un inizio non del tutto inaspettato date le precedenti stagioni con Allegri in panchina. Un gioco che non c’è, una squadra che non sembra compatta e che, ora come ora, non può pronunciare la parola ‘scudetto’. Già, perché da ieri una pretendente al titolo ha ufficialmente aperto i giochi: si tratta del Napoli di Benitez, che necessitava di una prova del nove e proprio a San Siro è arrivata con la vittoria per 1-2. Certo siamo ancora all’inizio, mezza squadra in infermeria e anche un pizzico di sfortuna, tuttavia i rossoneri non hanno ancora trovato quell’aspetto che serve per diventare squadra a tutti gli effetti.
Il Napoli non vinceva a San Siro dalla stagione 1985/1986, e finì proprio 1-2, con le reti di Maradona e Giordano a suggellare la vittoria azzurra. Questa volta, ci hanno pensato Britos e Higuain, capaci di realizzare le reti sia per loro bravura sia per errori della difesa milanista. Dopo i primi 15’ di dominio napoletano ed il gol del difensore azzurro, il Milan è venuto pian piano fuori con alcune sortite offensive senza però impensierire Reina. Fra queste però, c’è da registrare un contatto in area fra Zuniga e Poli, un contatto che poteva portare al rigore ma Banti non l’ha considerato tale. Il secondo tempo comincia con un’altra doccia fredda: siluro di Higuain ed Abbiati che, non del tutto esente da colpe, si fa battere sul primo palo. Balotelli sale in cattedra e si carica la squadra sulle spalle: si procura un rigore ma, dopo 21 centri consecutivi, arriva il primo errore da professionista: Reina lo neutralizza ed esulta per l’impresa. Il numero 45 non si arrende, prende una traversa e ci prova ripetutamente, fino al magnifico goal al 92’; ormai è tardi, finisce la partita ed arriva anche l’espulsione per Super Mario, dopo alcune proteste nei confronti di Banti. Il Milan non ha perso una semplice partita, ma il primo big match della stagione.
Numeri alla mano, il Milan avrebbe potuto almeno pareggiare: 15 i tiri (10 in porta, 5 fuori), 1 palo, 1 rigore sbagliato, 1 fuorigioco e 3 corner a favore, con il 56% di possesso palla; per il Napoli, 7 tiri totali (3 in porta, 4 fuori) e 2 corner. A tratti, si è visto il miglior Milan della stagione, sebbene la squadra non sembri ancora unita e non esprima un gioco chiaro e pulito: le individualità, in questo momento, stanno tenendo a galla i rossoneri. E per ‘miglior Milan’, si intendeva proprio questo: c’è da lavorare, molto, e magari con un po’ più di fortuna, il recupero degli infortunati e una maggiore compattezza di squadra (qualità che contraddistingue invece gli avversari napoletani), si potrebbe risalire la classifica.