Dalla trasferta piemontese infatti sono usciti malconci Riccardo Montolivo, problema muscolare, e Andrea Poli che ne avrà per 2-3 partite almeno (secondo quanto riferito da Milan Channel). Due assenze che si vanno ad aggiungere a quelle già pesanti in difesa e a quella in attacco di Stephan El Shaarawy. Ed ecco che subito, come nella stagione 2011-2012 quando gli infortuni furono determinanti per non vincere lo scudetto, il dito viene puntato contro lo staff medico, che fa a capo al responsabile sanitario Rodolfo Tavana, e ai preparatori atletici di Simone Folletti.
La preparazione del Milan è stata fatta in previsione dei playoff di Champions League e per le prime giornate ci si aspettava una squadra aggressiva, e veloce fisicamente, e soprattutto che non subisse una sequenza così lunga di infortuni. Quelli traumatici, come per esempio Poli e Bonera, sono imprevedibili e incontrollabili ma la natura di quasi tutti gli infortuni di questo inizio di stagione o hanno una matrice muscolare, Abate, Montolivo, El Shaarawy o sono frutto di una ricaduta, come De Sciglio e Silvestre, che hanno deciso di operarsi per evitare nuovi problemi. E in questi casi lo staff medico è più responsabile rispetto al primo caso.
Galliani assicura che Milan Lab continua a funzionare e a prevenire il più possibile gli infortuni, che dispone di un archivio gigantesco dove vengono raccolti tutti i dati dei calciatori per permettere una preparazione personalizzata. Il Celtic, e soprattutto il Napoli capolista, incombono e questo Milan, pur in emergenza, deve scuotersi e cambiare rotta, con la rosa che ha a disposizione perché le assenze non possono e non devono essere un alibi. I quattro punti in tre partite sono colpa di Milan Lab?
This post was last modified on 15 Settembre 2013 - 16:31