Una delle poche note positive di questo inizio travagliato di stagione è sicuramente Nigel De Jong. L’olandese la scorsa estate era arrivato come l’acquisto di punta del mercato ma dopo qualche mese di ambientamento si è rotto il tendine d’achille e la sua stagione finì praticamente prima di Natale.
Quest’anno il giocatore ha bruciato le tappe di recupero, è tornato più forte di prima e da vero leader si è impossessato del centrocampo rossonero, diventando un punto di riferimento per gli altri centrocampisti e un beniamino dei tifosi che in lui vedono l’emblema del calciatore che non molla mai. Allegri, giustamente, non ne ha fatto mai a meno e quando è stato disponibile lo ha sempre schierato, per lui il turn-over non esiste. L’ex City però, dovendo fare da filtro e da schermo davanti alla difesa è ovviamente incappato in qualche fallo di troppo che lo hanno portato a essere diffidato. La classifica piange e il Milan non può permettersi di snobbare la gara di questa sera, non si può rischiare De Jong in panchina magari per inserire il giovane Cristante, è troppo importante vincere ma settimana prossima il Milan andrà a Torino contro la Juventus e andarci senza Nigel, considerata anche l’assenza di Balotelli, sarebbe una grave perdita per questo Diavolo già in difficoltà.
Montolivo-De Jong-Poli è il centrocampo titolare nella testa del mister che per infortuni o squalifiche non è riuscito quasi mai a schierarlo. Se l’olandese non venisse ammonito, domenica prossima allo Stadium si potrebbero vedere tutti e tre, ma ora è tempo di pensare ai blucerchiati, con o senza gialli, servono tre punti fondamentali.