Allegri decide di schierare nel primo tempo il prototipo di formazione che immagina già nella sua testa: 4-3-1-2 con Kakà alle spalle di Matri-Robinho. Il brasiliano è l’ombra di quello che giocava a Madrid e lo dimostra subito con accelerazioni degne del suo nome e della sua classe. Ed è proprio da un suo assist che nasce il primo gol di Nocerino, bravo ad anticipare il portiere in uscita e a metterla subito dentro dopo nemmeno dieci minuti. I ritmi non sono altissimi, il Chiasso non punge mai e Amelia è costretto a intervenire solo su tiri dalla distanza. Il raddoppio arrivo alla mezz’ora su calcio d’angolo: Silvestre salta più di tutti e insacca di testa:. Buona la prova dell’ex interista che nel primo tempo gioca accanto a Mexes prima di lasciare il campo nella ripresa per un infortunio. Sul finire del primo tempo, Robinho porta il risultato sul 3-0.
La ripresa è una girandola di cambi, con le formazioni completamente stravolte dai due allenatore. Allegri lancia nella mischia moltissimi giovani, tra i quali si rivede Vergara dopo il primo tempo dell’Audi Cup contro il Manchester City. Il colombiano in coppia con Zaccardo mostra qualche lacuna difensiva, ma la strada è quella giusta: il talento c’è. Anche Niang, entrato nella ripresa, appare ancora in confusione: nervoso e frettoloso, tocca pochi palloni e molti li spreca. Chi invece sfrutta bene l’occasione per mettersi in mostra è Riccardo Saponara, che entra nella ripresa e seppur giochi accanto a molti giovani strappa applausi anche per un gol – facile facile – nel finale.
Da Riccardo a Riccardo: Kakà passa il testimone da trequartista nel 4-3-1-2 presidenziale a Saponara, con il giovane ex Empoli che sembra essersi messo alle spalle definitavamente la pubalgia. Milan promosso in terra Svizzera, adesso testa al campionato: sabato contro il Toro sarà vietato fallire.
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This post was last modified on 8 Settembre 2013 - 22:01