Il tecnico di Cernusco sul Naviglio è ora libero e qualche tempo fa era stato accostato alla panchina vacillante di Allegri del post Eindhoven: “Fortunatamente nessuno mi ha tirato in ballo, del resto non penso di aver mai dato adito alle voci di mercato“. Una smentita secca. Anche perché coi gironi di Champions in tasca Allegri può stare tranquillo che la sua panchina al momento è salda. Per il futuro si vedrà. Passando invece a chi il mister toscano dovrà dare uno spazio diverso in questo nuovo Milan col trequartista, e parliamo di El Shaarawy, Mangia si dice sicuro che il faraone saprà ritagliarsi un nuovo spazio: “È un giocatore che ha fatto molto bene come esterno d’attacco nel tridente, ma con il nuovo modulo dovrà evolversi e modificare alcuni movimenti. Credo che possa agire anche da seconda punta, come hanno detto anche Allegri e Prandelli. È un giovane ragazzo, ricordiamolo, ma sa che bisogna lavorare duro per crescere e migliorare“.
Stephan è stato alle dipendenze di Mangia nella nazionale under 21 per poco tempo, perché Prandelli l’ha voluto subito aggregato ai grandi. Ora Kakà, Matri e Balo occludono gli spazi del faraone che dovrà impegnarsi e rimodellarsi su un modulo solo apparentemente non suo. Apparentemente, perché comunque la si veda nel caso giochino ElSha, Balo con dietro Kakà non è poi tanto diverso da un faraone largo, Balo prima punta e Boateng che parte largo a destra per tagliare tra le linee. Che giochino un trequartista e due punte, o una punta con due esterni ultra offensivi, sempre tre attaccanti sono. E allora di cosa ci stiamo preoccupando?
This post was last modified on 5 Settembre 2013 - 13:26