E dopo il grande successo letterario, voci dall’Inghilterra darebbero quasi per sicura l’uscita di una seconda opera, ancora più ricca di aneddoti e rivelazioni del gigante svedese. Lui, dal canto suo, non ha voluto sbottonarsi più di tanto, facendo solo intuire che ci saranno succosi retroscena dei suoi rapporti con l’odiato Guardiola e l’adorato Mourinho. Il primo libro ha avuto un grande successo, anche per l’onestà di Ibra di raccontare tutti gli episodi più scomodi, come lo scontro con Van der Vaart che lo accusò di avergli fatto male alla caviglia durante uno Svezia-Olanda. Tornati all’Ajax, l’olandese continuò a dare la colpa a Ibra che senza mezzi termini rispose: “Non ti ho fatto male di proposito e lo sai. Se mi accusi di nuovo ti spezzo entrambe le gambe. E questo sarà apposta”. Oppure racconta di episodi anche fuori dal campo, come per esempio quando giocava ancora in Svezia e con una Porsche di un suo amico raggiunse i 250 km/h, vide dietro di sé la polizia e allora, visto che la targa era olandese e difficilmente rintracciabile, seminò gli agenti andando a 305 km/h.
Una vita vissuta al massimo, quella di Ibra, una vita raccontata in un libro che suscitò grande interesse e clamore, e che ora potrebbe essere raddoppiato con un nuovo capitolo, in cui forse l’ex rossonero parlerà anche dell’addio al Milan. Un addio non voluto e mai digerito.
This post was last modified on 9 Settembre 2013 - 02:34