L’attesa era per Kakà, ma nell’amichevole tra Milan e Chiasso un sorriso l’ha strappato anche Saponara: 30 minuti, al posto di Robinho, per la prima uscita ufficiale con la Prima Squadra. Il 4 a 0 è servito per commentare il buon esordio del Ricky-bis, ma per questo Riccardo, ex Empoli, è stata una vittoria più preziosa, di condizione più che di risultato. Perché dopo essersi presentato puntuale al raduno di Milanello, lo scorso 8 luglio, il numero 8 rossonero non aveva mai partecipato a nessuna amichevole, tranne la prima in “famiglia”. Niente Trofeo TIM, niente Guinness Cup, niente tournée in America, niente PSV.
In sostanza fuori dalla Champions sia nella lista per i playoff, solo per infortunio (si diceva), ma poi anche nella compilazione della stessa per la fase a gironi. Questa la vera sorpresa, ancora non motivata. Spiacevole, non un “no” definitivo, anzi, ma sicuramente non una parentesi positiva. Con Kakà cambia il Milan e cambia anche il modulo, con il ritorno del trequartista. Proprio il ruolo di Saponara, che rappresenta l’unica vera alternativa al brasiliano: ecco perché l’esclusione suona male e appare poco valida.
Si punterà ad un Saponara versione campionato, per farlo crescere senza fretta in Italia e preparargli le ossa per l’Europa, che speriamo arrivi presto con la maglia del Milan. Nel mercato da poco concluso è stato cercato da più squadre, ma ad Allegri piace e nessuno ha voluto privarsene senza nemmeno averlo visto. L’infortunio, lunga e fastidiosa pubalgia, sembra ormai alle spalle (giovedì scorso si è allenato con il gruppo) ed è questa l’unica cosa che conta. Il resto lo faranno i piedi che, dal 60’ di Chiasso-Milan, hanno mostrato un giocatore veloce e dinamico, con grandi colpi. E il gol, anche se facile, non è un dettaglio da sottovalutare. Aspettando quello del suo idolo Kakà.
(Foto: AcMilan.com)