Un po’ per mancanza di offerte, un po’ per la volontà del giocatore e un po’ per la benevolenza di Allegri, Emanuelson è rimasto al Milan e ha ottenuto una nuova possibilità. La nuova sfida è riuscire a impossessarsi della fascia sinistra. Il tutto nel ruolo in cui avrebbe voluto giocare fin da subito, quello di terzino sinistro. A dire il vero, Emanuelson era stato accontentato già nelle scorse stagioni, ma gli esperimenti avevano dato esito negativo. In merito, ricordiamo la prestazione messa in scena in Belgio contro l’Anderlecht: Urby, schierato da esterno basso negli ultimi minuti di gara, era stato il colpevole principale del gol che avrebbe rischiato di riaprire il discorso qualificazione.
Nonostante tutto, però, Allegri intende dargli fiducia di nuovo. E già dall’inizio di questa stagione, anche per via di un Constant non in perfette condizioni, Emanuelson è stato provato dal primo minuto come laterale mancino. Dopo la prova negativa offerta al Philips Stadion, in cui sono emersi i limiti fisici e i problemi nella fase di contenimento, Urby è cresciuto in occasione nello scontro con il Cagliari: protetto dal rombo di centrocampo, è riuscito a effettuare qualche contrasto vincente e a proporsi in avanti con regolarità.
Piccoli passi avanti, insomma, ma nessuno si azzardi a parlare di miglioramenti. La luce, per Ema, è ancora lontana. Una prestazione accettabile non basta per essere considerato un difensore esterno da Milan. A oggi Kevin Constant può dormire sonni tranquilli, così come quel Mattia De Sciglio destinato a disputare una stagione da protagonista e a diventare un punto di riferimento. A Emanuelson non resta che lavorare. Questa potrebbe essere la sua ultima occasione. Non riuscire a migliorare a dovere significherebbe perdere l’ultimo treno della propria carriera.
This post was last modified on 7 Settembre 2013 - 15:37