Tutto inizia a Caen con le belle stagioni disputate in una Ligue 1 sempre più competitiva e col giovane M’Baye che si gioca bene le sue chance collezionando 30 presenze, 5 gol e prestazioni positive su prestazioni positive. Numeri eccellenti per uno che all’anagrafe sotto la voce età ha ancora il numero 16. Facile per gli osservatori notarlo. Fisico imponente, falcata ampia e leggera e ottimo senso tattico. Preso.
Il Milan se lo assicura versando nelle casse del Caen 3 milioni di euro e offrendo al ragazzo un contratto triennale. Subito diventa la novità del Milan di Allegri. Tutti lo vogliono in campo anche se Allegri vorrebbe preservarlo per ricalcare quello che è stato il cammino di El Shaarawy. Tuttavia le doti del francese dimostrano che nonostante l’età può giocarsela con tutti i componenti della rosa e da Gennaio, complice una situazione al limite della criticità, diventa titolare; certo non inamovibile come è stato il faraone o il neo-acquisto Balotelli, ma nel tridente, spesso e volentieri, è lui l’esterno a destra.
Il punto di rottura probabilmente è stato quel contropiede contro il Barcellona, dove Niang si è trovato a tu per tu con Victor Valdes. Il suo gol avrebbe fatto mettere al Milan un passo e mezzo nei quarti di Champions: tuttavia fallì, mandando la palla contro il palo. Il finale fu la disfatta per il Milan e per Niang. 7 panchine consecutive da quel momento, 8 totali nelle rimanenti 10 gare di campionato. Le due presenze da titolare hanno contato solamente 107 minuti giocati: una gara e poco più.
Poi inizia la stagione 2013/2014 con le insistenti voci di mercato che lo vedono più o meno lontano dal Milan. Chi lo vuole rinfrescato dalle vacanze e pronto per giocarsi un posto nella nuova stagione rossonera. Chi lo vede a Genova dall’amico Preziosi. Chi lo vede ancora a Genova ‘sta volta sponda blucerchiata. E infine chi lo vede oltremanica, magari al Fulham. Invece è rimasto. Ma non per essere protagonista.
Ora, dopo la querelle dovuta al mancato inserimento in lista Champions, le varie colpe prese, difese o oscurate che siano, forse il baby francese (perché ricordiamoci che ha ancora 18 anni!) avrà una nuova opportunità. “Niang può essere uno dei tre. In quel ruolo abbiamo lui, Binho e Birsa. Oppure possono essere due dei tre“. Queste le parole di mister Allegri in conferenza. Una chance ghiotta da non sprecare. Napoli “capolinea” o trampolino del rilancio.
This post was last modified on 22 Settembre 2013 - 20:01