Dal nostro inviato nella sala conferenze “Claudio Lippi” di Milanello, Christian Pradelli
Ci siamo. Oggi Ricardo Kakà, dalla sala stampa di Milanello, parlerà di nuovo, ufficialmente, da giocatore del Milan. La sua presentazione è un’occasione per rimescolare passato e presente e lasciarsi accarezzare da suggestioni future…tutte da scrivere insieme. Presente alla conferenza anche Adriano Galliani. Fuori da Milanello presenti circa 200 tifosi. Bagno di folla dei tifosi anche per Tiziano Crudeli.
LA CONFERENZA IN PILLOLE
– Conferenza terminata.
– Kakà sul suo ruolo al Real Madrid: “Giocavamo col 4-2-3-1 ma di solito giocavo lì in mezzo dove mi trovo bene ma questo non è stato mai un problema. Purtroppo con gli infortuni e con la concorrenza gli spazi sono diminuiti”.
– Kakà sullo scudetto: “Il Milan deve puntare sempre a vincere, anche questa stagione”.
– Kakà su Scolari: “Ho un buon rapporto con la Nazionale, con tutte le persone che sono lì, ma non ho parlato con loro prima di decidere di tornare qui”.
– Kakà sulle sue aspettative: “Farò di tutto per fare bene al Milan”.
– Galliani sull’addio di Kakà 4 anni fa: “Non è mai voluto andare via, è stato il Milan a volerlo. Mentre Sheva ha chiesto lui di andare via, Ricky non ce l’ha chiesto. Il Real ha fatto un grande corteggiamento per lui, il Milan e Kakà avevano resistito a un’offerta del City superiore a quella di Bale a gennaio. In quel momento pensavamo che fosse la cosa giusta per noi e forse anche per Ricky. E’ andata così ed è inutile parlarne”.
– Kakà sulla trattativa: “Mio papà è venuto e mi ha presentato i numeri e la situazione e mi ha detto di decidere. Io ho parlato con Caroline e ho deciso che questa era la scelta migliore. Mio padre mi ha detto che questa secondo lui sarebbe stato l’ideale per me. Ho chiamato Galliani ma non rispondeva perché dormiva”.
– Galliani ancora sulla trattativa: “Colpo di scena cinematografico? Giuro che non lo so. Suo padre è bravissimo, è un ingegnere, sa fare bene i conti”.
– Kakà su Berlusconi: “Si l’ho sentito, mi ha fatto gli auguri, ci siamo detti un po’ di cose ma niente di speciale”.
– Galliani puntualizza alcune cose: “Negli ultimi 5 anni il Milan ha fatto 378 punti, la Juve 358 e l’Inter 354. Il Milan è nelle squadre top d’Europa, sarà bene che se lo ricordino tutti. Rivendico con orgoglio la storia e il presente del Milan. Non soffriamo di sudditanza psicologia nei confronti di nessuno perché non ce n’è bisogno”.
– Galliani sul contratto di Kakà: “Non ci sono i Galaxy, il suo contratto sarà fino al 2015”.
– Galliani su Honda: “Siamo all’inizio di settembre, ci sono 30 gradi fuori e al mercato di gennaio ci pensiamo un po’ più avanti. Vedremo a gennaio cosa succederà”.
– Kakà su Balotelli: “Sta facendo molto bene qua, ovunque è andato ha fatto bene. Anche con Matri, Robinho, El Shaarawy possiamo fare bene”.
– Kakà sul paragone con Sheva: “Ho parlato con Sheva un paio di volte, l’ho trovato a Miami, abbiamo parlato di tante altre cose oltre che del calcio. Non è stata colpa di Mourinho, negli anni in cui ho lavorato per lui ho cercato di guadagnare la sua fiducia ma lui aveva altre idee. Non ha colpe lui, anzi è un allenatore che invece mi ha insegnato tanto, a livello di pazienza, di avere sempre una forza in più”.
– Ancora Galliani sull’affetto per Kakà: “Non so spiegarmi il perchè di questa emozione, so solo che è così. E’ successa una cosa strana, quando è andato via Kakà sono andati via 15.000 abbonati. Ora spero che tornino. Con nessuno dei nostri grandi campioni è nata questa empatia come con Ricky. Ma non buttiamola troppo sui sentimenti, lo abbiamo ripreso perché volevamo uno con le sue caratteristiche, vogliamo ritornare a giocare col famoso trequartista”.
– Kakà sul Real Madrid: “E’ stata un’esperienza bella, le cose non sono andate come speravo ma ho imparato tanto, anche nei momenti di indecisione. Il Real è una grande società, sono contento di essere parte della storia del Real, anche se non come volevo. Sono contento degli anni che ho fatto lì, ma per la mia situazione lì ho perso un po’ la gioia di giocare a calcio”.
– Kakà sul suo ruolo in campo: “Il mio ruolo è stato sempre più o meno quello di trequartista, ma prima voglio parlare con il mister”.
– Kakà sul Milan che ha ritrovato: “Io sono abituato a un Milan vincente, sappiamo che sono cambiate alcune cose ma ci sono tanti giocatori bravi. Penso che questo Milan possa far bene. La mia scelta di tornare al Milan è stata soprattutto basata su questo, su quale squadra avrebbe potuto restituirmi la gioia di giocare a calcio”.
– Kakà sulle sue motivazioni: “In questi 4 anni non ho avuto mai una continuità, prima per gli infortuni poi per il poco spazio. Mi sono sempre allenato, non ho infortuni da tempo, la mia condizione fisica è buona. E’ una sfida anche per me”.
– Ancora Galliani sulla trattativa: “Ricordo quando lo portammo al Milan 10 anni fa. Ora siamo nell’agosto del 2013, la situazione vedeva Kakà a Madrid e c’erano cose che mi facevano pensare di non farcela. Ma quelli del Real Madrid sono amici, ci sono venuti incontro e li ringrazio. Così come ringrazio Ricky e il suo papà procuratore, perché hanno dimostrato tangibilmente affetto per il Milan, facendo un grande sacrificio economico. C’era la volontà di tutti ma queste tre volontà negli anni precedenti non avevano trovato un accordo. Ci siamo messi domenica pomeriggio negli uffici del Real ma la trattativa è stata lunga, e alla fine alle 2.35 la fumata bianca”.
– Galliani sul lato sentimentale delle trattative: “Mai come in questa c’è stato tantissimo cuore. Il sentimento ha prevalso su ogni altra considerazione. Ma abbiamo cercato Kakà in pieno accordo col nostro allenatore perché una volta andato via Boa abbiamo capito che ci serviva una classica mezza punta, seconda punta. Una scelta tecnica concordata con la società e l’allenatore. Quando dicevo che era molto difficile dicevo la verità ma a volte le cose difficili si realizzano”.
– Kakà sul suo ritorno: “Buongiorno a tutti, grazie per l’accoglienza, veramente bella, questi giorni sono speciali, ieri ero con mia moglie e facevamo tutti i passi indietro, 10 anni fa arrivavo qui, era un’altra situazione ma i momenti belli sembrano uguali. Ritornare qui a Milanello è stato bello, mi sembra di non essere mai andato via. E’ una situazione nuova per me adesso, ma ho imparato tanto con chi ha più esperienza di me, questo per me adesso è un ruolo nuovo, vivrò questo per tante stagioni, voglio aiutare questi ragazzi”.
– Prende la parola Adriano Galliani: “Siamo tutti molto contenti, è una grande gioia, torna a casa dopo 4 anni lontano, 6 al Milan e 270 partite, 95 gol, una Champions, il suo Pallone d’Oro. Una storia fantastica che non si è mai interrotta. Lui arriva dal San Paolo nel 2003 poco più di un ragazzo, poi una grande storia qui, la sua partenza e ora finalmente il ritorno. Nel nostro cuore non è mai andato via, sapevamo che prima o poi ce l’avremmo fatta. Erano 2-3 anni che ci provavamo, la speranza era questa, perché si è creato per Kakà che prescinde dalle partite e dei gol. Un rapporto di affetto incredibile. Ha saputo davvero entrare nel cuore dei tifosi rossoneri. Questo ha riportato la gioia a tanti tifosi del Milan. Per cui, bentornato a casa Ricky”.
Inizia la conferenza.