Il centrocampo del Milan è stato il reparto che, nelle ultime ore di mercato, è stato il protagonista indiscusso, prima con la cessione di Boateng, poi l’arrivo/ritorno di Kakà. I movimenti che hanno coinvolto i rossoneri hanno spostato leggermente gli equilibri del programma societario che prevedeva l’inserimento graduale di giovani in prima squadra, vedi Gabriel e Vergara, Saponara, Cristante, Petagna. Tra infortuni e trattative alcuni di questi hanno trovato poco spazio o sono stati ceduti in prestito.
Con Kakà è arrivato anche Matri, che di fatto ha chiuso gli spazi alla crescita di Petagna, finito in prestito alla Sampdoria, sebbene fosse molto richiesto da altre società, come il Genoa. Quest’ultima, dato l’ormai noto canale preferenziale creatosi con la società di via Turati, aveva richiesto sia l’attaccante sia il centrocampista Bryan Cristante, che avrebbe ricoperto il ruolo di vice-Lodi, ma non se n’è fatto più niente. Proprio sul giovane centrocampista c’erano state altre voci: prima Chievo e Brescia, poi negli ultimi giorni era stato accostato alla Reggina di Foti, squadra in cui avrebbe potuto calcare sicuramente i campi da titolare con una frequenza maggiore, ma il Milan ha deciso di tenerlo e Allegri lo ha anche inserito nella lista Champions, a differenza dei suoi “colleghi” under-21: Vergara e Saponara, senza dimenticare Niang.
Cristante, classe 1995 (il più giovane della rosa), è stato utilizzato in buona parte delle partite del pre-campionato, mostrando le sue qualità, anche se deve migliorare sotto tutti i punti di vista. Allegri lo ha sempre tenuto in considerazione, spendendo parole d’elogio nei suoi riguardi e il fatto d’averlo inserito nella lista Champions (nonostante gli zero minuti nella casella presenze in partite ufficiali finora), può essere un ulteriore segnale d’incoraggiamento per il ragazzo. La sua permanenza in rossonero gli permetterà certamente di acquisire una buona esperienza stando a stretto contatto con giocatori del calibro di Montolivo, De Jong e il neo arrivato Kakà.