Tecnica di base, qualità balistiche, fisicità, inclinazione al dribbling e all’inserimento, personalità e abilità nella comprensione dello sviluppo dell’azione. Grazie a queste caratteristiche, a cui si aggiunge un Mondiale disputato su buoni livelli, Birsa aveva attirato su di sè l’attenzione di molte squadre. Si era ben distinto anche nel corso del doppio scontro con il Milan, valido per la fase a gironi della stagione 2010/2011, quando militava ancora nell’Auxerre. Poi il vuoto. Male al Genoa, discontinuo al Torino. Ora, però, è arrivata l’occasione del riscatto: il Milan. A differenza di Malesani e Ventura, che tendevano a schierarlo da esterno di centrocampo o d’attacco, Allegri dovrebbe utilizzarlo come vertice alto del rombo di centrocampo o come mediano chiamato ad abbinare qualità e quantità. E Birsa, che in Francia si era distinto per doti d’impostazione e di costruzione, dovrebbe ringraziare.
Malgrado non abbia ancora giocato nemmeno uno spezzone di partita, Valter è stato inserito in lista Champions. Ciò significa che, in attesa di conferme, gode della fiducia di Allegri. Il centrocampo rossonero contempla come titolari Montolivo, De Jong e Poli, con Muntari comprimario e con Nocerino sempre più ai margini del progetto. Ecco allora che Birsa, dimostrando dedizione e progressi, potrebbe ritagliarsi un po’ di spazio. Sta a lui, negli spezzoni di gara che gli verranno concessi, convincere e rilanciarsi.
This post was last modified on 5 Settembre 2013 - 13:46