Mario Balotelli: croce e delizia, perno e immaturità, gli anni passano ma Super Mario non cambia. Cambia la maglia ma non il vizio il campione del Milan, nel bene e nel male decide le sorti della maggior parte delle partite. Ieri sera contro il Napoli è stato l’unico a non arrendersi, fino all’ultimo minuto e forse qualche minuto di troppo. La solita partita da protagonista, come spesso ci ha abituato: tutti i palloni della manovra offensiva rossonera sono passati dai suoi piedi, rigore procurato, rigore sbagliato, traversa, rete e per finire una brutta espulsione. La domanda sorge spontanea: riuscirà a diventare un vero leader?
Gli allenatori lo elogiano, i difensori lo temono e i portieri lo studiano. Lo dimostrano le dichiarazioni di Benitez e Reina nel post-partita: “Balotelli ha giocato benissimo” chiare le parole del tecnico spagnolo; mentre il portiere azzurro: “Noi portieri, assieme al nostro allenatore, studiamo i tiratori dei calci di rigore. Sapevamo che Balotelli è fortissimo, è andata molto bene”. Sono continui gli attestati di stima anche da Allegri, che stavolta però non ha parole dolci: “Non ho parlato con Mario. Ha subito 3-4 falli importanti, un paio da dietro, ma quando le partite sono finite bisogna rimanere zitti, altrimenti facciamo solo danni. Sono contro attacchi isterici, sono per stare con la testa sul campo, non per fare confusione alla fine della partita. Su questo dobbiamo migliorare. Gli attacchi isterici non servono a nulla”. Cosa serve a Balotelli per stare tranquillo?
Questa domanda non avrà risposta, soprattutto nella serata in cui, per la prima volta in carriera, ha sbagliato un calcio di rigore. La palla che avrebbe potuto rimettere in parità l’incontro. La concentrazione è massima nei secondi che precedono il tiro dal dischetto, i passi verso il pallone sono rilassati ma ieri sera si è spenta la luce. Bravo Reina nell’indovinare il lato giusto, ma troppo centrale la palla di Balotelli. La realizzazione del penalty è stata emblematica, ricorda il resto della partita. Tanta qualità e quantità, non si contano i tiri pericolosi e le palle recuperate dall’attaccante, poi però si è spenta la luce. Dopo il fischio finale, le reiterate polemiche hanno portato l’arbitro Banti ad estrarre il cartellino rosso. SuperMario, letteralmente infuriato è stato trascinato dai compagni di squadra nello spogliatoio.
Tutti ci domandiamo perché? Perché tutto questo nervosismo? Il Milan cerca un leader, un giocatore a cui affidare tutte le speranze. E invece? Balotelli sarà costretto a saltare la prossima partita per squalifica. Un tempo l’attaccante rossonero chiedeva “Why always me?”, oggi i tifosi risponderebbero “Why always us?”: cercava motivazioni per i continui torti subiti, ora i tifosi vorrebbero sapere perché alla fine a rimetterci è sempre e comunque il Milan.