Il ct azzurro vuole tornare a respirare aria di calcio in modo più continuo: cresce infatti in lui la voglia di provare l’ebbrezza di allenare un grande club, di mettere alla prova in Italia e nell’Europa che conta il suo modo di fare calcio e la sua visione di gioco. Allegri, dal canto suo, tanto convinto di restare al Milan non lo era nemmeno quest’estate: di certo, dunque, questa sarà la sua ultima annata in rossonero, qualsiasi saranno i risultati ottenuti.
Scartata l’altalenante e difficile piazza di Roma, Max sembrerebbe orientato a farsi carico di un progetto ancora più ambizioso: la panchina della Nazionale post Brasile, che Prandelli lascerà libera. SkySport24 ha infatti parlato, proprio stamattina, di una richiesta ufficiale della Figc al tecnico livornese, lusingato e più che mai disposto a pensarci. L’idea, dunque, sta prendendo davvero quota: non dimentichiamo, infatti, che Allegri è anche stato tra gli insegnanti dell’ultimo master di Coverciano…
E Prandelli perché dovrebbe accettare il Milan piuttosto che la Juventus, l’altro club che l’ha contattato? Prima di tutto perché il modulo prediletto dal ct, il 4-3-2-1, è quell’albero di Natale che tanto piace al presidente Berlusconi. I contro dell’operazione sono dettati, più che altro, dagli scarsi risultati di rilievo ottenuti da Cesare fino a qua nel corso della sua carriera: il tecnico, però, non ha mai avuto l’opportunità di cimentarsi con una squadra di club di blasone e di mettere alla prova le sue idee con top players assoluti, per tutta una stagione.
Non è la prima volta, a dire il vero, che Milan e Nazionale italiana viaggiano in tandem per la scelta del tecnico: tutti noi ricordiamo, infatti, come negli anni Novanta l’arrivo di Fabio Capello sulla panchina rossonera fosse stato inscindibilmente legato all’approdo di Arrigo Sacchi in azzurro. Che sia ora il momento di un revival? Noi, in piena bufera estiva, lo avevamo prontamente ipotizzato…
This post was last modified on 5 Settembre 2013 - 09:20