SpazioMilan ha aperto una nuova rubrica dedicata alle parole, ai ricordi, alle testimonianze dei tifosi rossoneri che, a loro modo, possono scrivere, ripercorrere e raccontare il “loro” Milan. Potete inviare la vostra mail a redazione@spaziomilan.it o lasciare un messaggio sulla nostra pagina Facebook.
Se i ragazzi avessero giocato così le precedenti partite probabilmente avremmo qualche punto in più in classifica. Il Milan di ieri sera ha messo in campo una grinta e un ritmo che da diverso tempo non si vedevano nella squadra di Allegri. Detto ciò, i punti sono sempre e solo 4 e per l’ennesima stagione la squadra rimane ai blocchi di partenza mentre le altre 6 sorelle volano a vele spiegate.
Se il miglior Milan della stagione non riesce neanche a pareggiare contro un Napoli in ginocchio fisicamente per le fatiche di coppa, beh è davvero arrivato il momento di ufficializzare il definitivo ridimensionamento della compagine rossonera. Una sola stella in grado di impensierire l’avversario è troppo poco per competere con squadre dalle invidiabili bocche di fuoco. Se a questo uniamo una partenza sconcertante nei primi 10 minuti, la frittata è davvero pronta per essere servita.
Nessun alibi per questa società che da quest’anno si trova pure uno stadio non più così vuoto. Devono essersi sorpresi anche loro per l’adesione ad un progetto che da anni non ha capo ne coda. E secondo il mio parere si gongolano pensando pure di aver fatto bene. Ma la verità è decisamente diversa da quello che vogliono fare credere e l’affluenza ai botteghini per acquistare abbonamenti vari è stata solo per amore per la maglia. Dal Milan e’ impossibile stare lontani piu’ di tanto.
Tornando all’attualità, noi tifosi arriveremo ad un vero status vegetativo prima o poi. Le emozioni che le altre tifoserie vivono nonostante il fair play e la crisi sono a noi lontane anni luce. Le promesse di investimento a seguito della qualificazione tanto inseguita sono volate via come il vento e si è dovuti ricorrere alla cessione dell’ennesimo big per portare a casa Alessandro Matri. Pensate se non fossimo arrivati al traguardo minimo stagionale, non voglio neanche pensarci.
Resta il fatto che dopo sole 4 giornate siamo già discretamente lontani dalla vetta e i sogni di un inversione di rotta sono già dissolti come neve al sole. Neanche ai tempi bui di Tabarez, Terim e del centrocampo formato da Giunti, Guly e Pablo Garcia si erano visti i tifosi lasciare lo stadio con diversi minuti di anticipo. Brutta scena che condanno fortemente ma che da il metro all’attuale situazione del mondo rossonero. Mentre i giornali sportivi non ci considerano più così come gli avversari che si prendono addirittura giornate libere prima di sfidarci, la restante parte dei media dalle tinte rossonere mantiene un ingiustificato ottimismo che sfiora il ridicolo. Vietato dire che non siamo competitivi; vietato attaccare la societa’ che tanto ci ha fatto vincere in passato; vietato dubitare della parola del nostro amministratore delegato capace di mille colpi di mercato.
E così eccoci ancora sentire la contilena della squadra più titolata del mondo e dei punti pari a quelli della Juventus ottenuti nel girone di ritorno della scorsa stagione. Mentre una voce fuori dal coro si è sentita di dimettersi dal canale tematico rossonero per la troppa “distanza” di pensiero, facciamo tutti finta di niente. Tanto amiamo i colori e i ragazzi vanno sempre sostenuti. Non importa che il nome del Milan venga associato ad una fuori serie oramai diventata d’epoca. Per rinfrescare la memoria i tifosi stanno riportando nelle vette dei più visti i video di Savicevic,Rui Costa e Shevchenko e guardandoli viene giù una lacrima di nostalgia. Altre lacrime, non di nostalgia, vengono giu’ guardando la classifica.
Alessandro Jacobone
Milanisti Non Evoluti – @nonevoluto