Era l’8 agosto 2012 quando in un pomeriggio (verso le 17.30), apparentemente poco produttivo, del mercato rossonero arrivò come un fulmine a ciel sereno l’acquisto di un nuovo difensore centrale: 26 anni (tra poco 27), una retrocessione con il Villarreal appena alle spalle ed un passato importante, sei stagioni all’Udinese, in Serie A. L’acquisto di Cristian Zapata ha compiuto un anno esatto. Il colombiano ha collezionato 29 presenze (25 in campionato, 5 in Champions e 1 in TIM CUP).
Il bilancio complessivo di Zapata al Milan è buono ed incoraggiante, un crescendo di prestazioni di pari passo con il cammino dei rossoneri. Un inizio in ritardo ed insufficiente, poi una lenta ma continua ripresa ed infine una rimonta da urlo e in grandi condizioni: Zapata ha rappresentato a pieno il Milan 2012/2013. Il suo fu un arrivo silenzioso, a sorpresa: prestito a 0,4 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 6 (pagabili in 3 rate). Un anno dopo Cristian si è meritato un contratto vero fino al 2016: un premio, soprattutto un investimento. Il Milan crede fortemente nel giocatore, ad oggi simbolo della difesa e perno prezioso per Allegri, e l’anno prossimo vuole vedere ancora e nuovi miglioramenti. Anche se l’esordio col Diavolo era stato quasi da incubo: 23 settembre scorso, Udinese-Milan 2-1 con Zapata che procurò il rigore del raddoppio friulano e venne al tempo stesso espulso.
Ma poi ci fu una vertiginosa scalata verso il successo, inesorabile. Se il Milan ha conquistato il terzo posto lo deve anche a Zapata che, insieme a Mexes, nel girone di ritorno ha contribuito a formare una coppia precisa e decisa, la migliore in Italia (a livello di gol subiti da gennaio in poi). L’estate è cominciata in ritardo per colpa di qualche fastidio muscolare, ora risolto, ma è stato piacevole osservare come ci abbia messo pochissimo per rientrare al suo posto. Nel suo Milan.
This post was last modified on 9 Agosto 2013 - 11:05