Via Ganz, dentro Cernigoi. Fuori Dolcetti, ecco Inzaghi: Primavera nuova, ma resta sempre vincente

Inzaghi in fuga (SpazioMilan)Alzi la mano chi, dopo tutti i cambi in rosa e il passaggio di consegne in panchina avrebbe mai immaginato un esordio così. La Primavera messa in campo da mister Filippo Inzaghi (in tribuna per una squalifica, ma sempre a incitare e a dare indicazione alla squadra dai gradoni dello stadio di Solbiate Arno) ha mostrato tutte le proprie qualità già alla prima uscita stagionale in un girone, il B, che sarà tutt’altro che una passeggiata. Corsa, grande pressing a tutto campo e attenzione a ogni minimo particolare, a partire dai rinvii dal fondo: la prima scelta è sempre il passaggio corto al difensore per giocare la palla. Novità tutte da testare, ma con un inizio così non si può che credere nel progetto tattico di Inzaghi. Sognando un Tricolore Primavera che manca oramai da troppo tempo.

La rosa a giugno fu completamente rivoluzionata: qualcuno promosso in prima squadra (Cristante e Petagna), qualcuno a tenere ancora le redini della Primavera per garantire continuità nel passaggio da Dolcetti a Inzaghi (Iotti, Pacifico, Piccinocchi, Benedicic e Pedone per dirne alcuni), altri – i più – mandati in prestito per tutta l’Italia a farsi le ossa nelle serie minori. E l’approdo dei classe ’96 di SuperPippo proprio sotto la sua guida per un anno ha consentito una grande coesione del gruppo. Ma nel calcio non bastano le belle parole e i progetti, c’è bisogno poi sempre di qualcuno che sappia buttarla dentro. E il passaggio di consegne di Ganz a Iacopo Cernigoi, classe ’95, è stato netto: quattro gol al Pescara per presentarsi subito al pubblico rossonero e promettere grandi cose. In attesa del ritorno di Petagna quando Pazzini sarà completamente ristabilito. Ci sarà da divertirsi.

Il 4-0 alla prima partita ha lanciato anche un messaggio alle altre grandi del campionato: Chievo, Inter e Atalanta, quest’anno il Milan, dopo la grande annata dell’anno scorso, fa veramente sul serio. E con un Cernigoi così, e un Inzaghi in panchina, sognare è lecito. Non svegliateci, per adesso.

Twitter: @SBasil_10

(Foto: copyright SpazioMilan.it)

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