Chi meglio di Arrigo Sacchi per parlare di Milan. Con il suo calcio ha vinto e rivoluzionato, ecco perché intervistato da ilGiorno riserva un consiglio prezioso ad Allegri: “ Il salto di qualità può farlo fare lui con un gioco piu evoluto, coinvolgente, innovativo“. Ma a Verona allora cosa è successo? “Nulla di nuovo. Può succedere che all’inizio la squadra non sia ben rodata. Penso comunque che avrebbe la possibilità di fare calcio totale perche ci sono molti giovani, i quali però sono soggetti ad alti e bassi”.
“Ho sempre pensato – spiega – che il calcio nascesse dalla mente e si dovesse guardare la persona col suo impegno mentre è alla ricerca dell’eccellenza. Io avevo tutti giocatori affidabili, ma se si cerca di recuperare alcuni calciatori che affidabili non sono la cosa si complica. Balotelli? Non faccio nomi, non conosco Mario. Io avevo questo problema con Gullit, che comunque con me dimostrò di essere un professionista esemplare. Vede, una volta io prima di prendere giocatori come Rijkaard mandavo osservatori in giro per conoscere tutto di loro, anche cosa mangiavano. Conoscendo però la bravura di Galliani, dirigente camaolentico e vera forza di questa società, credo che si supereranno le difficoltà”.
Sui rischi del Milan contro il PSV: “Le sconfitte non fanno mai bene. Gli olandesi hanno limiti dovuti all’inesperienza, per evidenziarli il Milan dovrebbe riuscire a fare ciò che ancora non ha fatto: squadra ben collegata e posizionata in 30 metri e marcature strette, così si mettono in difficoltà i giovani”.