Poli e Montolivo, regia e sinfonia del centrocampo. E’ il momento di godersi prestazioni, numeri e intesa tra Andrea e Riccardo. Il primo ha iniziato la sua avventura in rossonero seriamente fin da subito, al raduno dell’8 luglio scorso a Milanello, testa bassa e pedalare, ha dato l’anima sempre e comunque anche se si trattava di amichevoli (sfinimento evidente soprattutto all’intervallo di Valencia-Milan in Guinness Cup, quando dimostrò di essere in affanno, quasi senza fiato). Il secondo è arrivato in ritardo per “colpa” della Confederations Cup con la Nazionale, ma ha avuto un impatto immediato da vero fuoriclasse, da primo capitano.
Entrambi sono silenziosi, rispettosi: è il loro carattere. Entrambi sono forti e in campo non si fanno mai mettere i piedi in testa, lottando fino alla fine, prendendo rischi e sudando per la casacca. Contro i Galaxy giovedì notte hanno messo in mostra un primo tempo delizioso, di classe ed eleganza; impreziosito dal sacrificio di Nocerino prima, dal controllo di De Jong poi, fino all’impeto di Muntari.
Insieme hanno dato una sensazione incoraggiante, vincente. Soprattutto sembravano conoscersi da tempo, compensandosi a vicenda: recupero e passaggio, scambio e lancio, verticalizzazione e assist. La supremazia, pur contro un avversario modesto, è stata evidente quanto sorprendente. Ben sapendo che il reparto meriterebbe di essere rinforzato almeno con un nuovo elemento di spessore, ma Poli e Montolivo bastano per fare la differenza: il problema semmai si chiamano riserve, poche e non di lusso. La chiavi della mediana con loro due però sono al sicuro, destinate ad aprire scenari interessanti.
Poli + Montolivo è un’equazione che vale e che merita di essere considerata una base solida per il prossimo anno, speriamo di più. Concentrato ma delicato il numero 16, tecnico, preciso e dolce con il pallone il numero 18. La coppia dell’avvenire, pronta a lottare nei playoff Champions ed inseguire il sogno Mondiale 2014.
(Foto in evidenza: AcMilan.com)