Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi dieci anni di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), dal 2011 si occupa di comunicazione di manifestazioni fieristiche. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter.
Massimiliano Allegri si gioca tutto in una sera. No, non è una sparata. La verità è che il tecnico del Milan rischia tanto, tantissimo, in quella che è già una partita da dentro-o-fuori. La partita contro il PSV Eindhoven è il primo crocevia della stagione, si sa. Ma dopo la la sconfitta all’esordio in campionato contro il Verona l’allenatore livornese si trova già sulla graticola. E ha solo un modo per dimostrare che la partenza rischia di essere la fotocopia di quella allucinante dell’anno scorso: vincere e qualificarsi ai gironi di Champions League. In caso di sconfitta non lo salverebbe nemmeno Adriano Galliani che pure con Silvio Berlusconi difficilmente avrà parlato in questi giorni delle sorti milaniste. Perchè il rischio di avere un condottiero senza presa su una truppa depressa in partenza sarebbe un rischio troppo grande. A quel punto la scossa diventerebbe un’esigenza dolorosa, ma inevitabile.
Per centrare l’obiettivo non basterà il pubblico e la buona volontà. Stavolta sarà necessario il coraggio. Coraggio di attaccare, di non farsi intimorire dagli avversari (forse al livello del Verona di Mandorlini visto sabato scorso), di replicare colpo su colpo, di fare la partita. Tutte doti che nella squadra di Allegri si sono viste con discontinuità. Il compito, d’aldronde, non è semplice. Un conto è chiedere di tirare fuori gli attributi ad una rosa di campioni, altra storia è pretendere più del massimo da quei “ragazzotti” che devono ancora imparare a risollevarsi rapidamente una volta inciampati.
Sappiamo che se il Milan dovesse qualificarsi, da giovedì mattina prenderà il via il mercato rossonero. Le operazioni sono quelle note: si proverà ancora per portare subito Honda in Italia, si andrà all’assalto di Matri e si affonderà il colpo per Astori (o Sakho). Ecco, questo è il dato forse più incoraggiante. Lo scorso anno, con la qualificazione diretta già acquisita, a fine agosto arrivarono De Jong e Bojan: un ottimo acquisto e un’incognita rimasta tale. Ora si parla di elementi che potranno garantire un ulteriore deciso salto di qualità alla squadra, avvicinandola al tandem di testa (parlando di favorite) Juve-Napoli. E con Balotelli arrivato a gennaio, non si potrà muovere critica a Galliani. Fischi, invece, arriveranno all’indirizzo di Allegri e della squadra se la dirigenza resterà obbligatoriamente immobile da qui al 2 settembre. Vorrebbe dire una sola cosa: questo Milan è sufficiente per l’Europa League.