Il problema è che il Milan visto ieri non ha convinto nessuno, e se questo sia lo specchio di una campagna acquisti nulla o solo di uno scivolone occasionale, nessuno può dirlo. Ma, grosso modo, il Milan è questo, e Allegri deve cercare di farlo quadrare al meglio, altrimenti si finisce come l’anno scorso, giù nell’abisso e poi su a rincorrere come ossessi.
Innanzitutto c’è da lavorare sul gioco: ieri la squadra si è lasciata anestetizzare dal gol di Poli, credendo di avere la strada in discesa e senza considerare che soprattutto in discesa puoi farti molto male. Poche le idee, una condizione ancora precaria (ma non era stata programmata diversamente proprio per un inizio sprint?) e poca forza di reagire già dopo il pareggio. Anche le sostituzioni hanno cambiato poco e niente.
A proposito di Allegri, poi, questo è il terzo esordio negativo consecutivo. A parte il primo anno (4-0 al Lecce), il tecnico toscano ha collezionato tre risultati non proprio rosei: 2-2 contro la Lazio, 0-1 contro la Samp a San Siro e 2-1 ieri al Bentegodi. Una sorta di marchio di fabbrica, insomma.
Nonostante il risveglio brusco, però, non facciamo drammi. Mercoledì c’è da conquistare un posto nell’Europa dei grandi e c’è bisogno di tutto l’entusiasmo e la fiducia possibili. Poi, si penserà a raddrizzare la mira. In fondo è solo la prima di campionato.
This post was last modified on 25 Agosto 2013 - 19:06