Hellas: ripartenze e Luca Toni, difesa non impeccabile

MandorliniOggi pomeriggio, alle ore 18.00, inizia il campionato del Milan. L’avversario da battere in questa prima giornata è il Verona di Mandorlini che, venendo affrontato al Bentegodi ed essendo tornato in massima serie dopo undici anni di penitenza, rappresenta un ostacolo difficile. Motivazioni e grinta. Saranno questi i dogmi degli Scaligeri, che dovrebbero posizionarsi in campo con un 4-3-3 di stampo difensivo: i terzini si dedicheranno in prevalenza alla fase di contenimento e i centrocampisti rimarranno bloccati per aggiudicarsi lo scontro in mezzo al terreno di gioco e, una volta recuperata la palla, avviare azioni di rimessa.

Punto di forza: le ripartenze. Il Verona la metterà sull’intensità e sull’aggressività: si chiuderà, ci aspetterà e di conseguenza baserà il proprio gioco d’attacco sulle azioni di rimessa. Non appena si creeranno gli spazi, specie dopo aver rotto una nostra trama, i nostri avversari proveranno a ripartire con rapidità ed efficacia. Le azioni di contropiede verranno architettate da Jorginho, centrocampista in possesso di senso del gioco, dinamismo e tecnica di base. Il brasiliano, quando si creeranno le situazioni per attaccare, allargherà il gioco sulle fasce o verticalizzerà per il centravanti. Quest’ultimo, in grado di fare reparto da solo e dotato di fiuto del gol, potrebbe metterci in seria difficoltà. Qualche problema potrebbe inoltre arrivare anche dalle punte esterne, che dovrebbero essere Jankovic e Gomez, in possesso di duttilità e velocità. Il Milan sarà allora chiamato a non sbilanciarsi troppo e a non incappare in cali di concentrazione.

Punto debole: la difesa. La retroguardia del Verona costituisce un’incognita. I centrali dispongono di un buon fisico, ma dimostrano problemi dal punto di vista del senso della posizione e della mobilità: capita che compiano errori di valutazione dello sviluppo del gioco o che commettano ingenuità. Il terzino sinistro, specie se fosse Martinho (che invece potrebbe far bene nelle vesti di punta esterna), difetta inoltre in merito alla fase di copertura. Oggi sarebbe chiamato a ogni costo a coprire, ma rischierebbe di soffrire i tagli delle nostre punte esterne. Stesso discorso vale per l’esterno destro di difesa che, pur avendo più cognizione di causa, potrebbe essere vittima delle giocate di El Shaarawy.

Elemento chiave: Luca Toni. E’ lui il centro gravitazionale della formazione di Mandorlini. Prima punta di peso e capace di far salire la squadra per creare varchi per i compagni, l’ex centravanti di Fiorentina e Bayern Monaco può imporsi per fisicità e inclinazione allo stacco di testa. Potrebbe essere una spina nel fianco dei nostri due centrali. Per neutralizzarlo, dal momento che nemmeno ha perso il vizio del gol, occorreranno grinta e attenzione.

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