Era il 28 Aprile del 2002, penultima di campionato. Il Verona era in lotta per non retrocedere, i rossoneri invece si giocavano il quarto posto, ossia la qualificazione ai preliminari di Champions League, l’obiettivo minimo dopo una stagione non proprio esaltante, cominciata con Terim e proseguita con Ancelotti al timone. Già: in quei mesi nacque il Milan di Carlo Ancelotti, mesi un cui vennero gettate le fondamenta (ricordiamo giocatori come Maldini, Kaladze, Gattuso, Pirlo, Rui Costa, Inzaghi e Shevchenko) per il grande Milan che esplose l’anno seguente, con gli innesti di Seedorf, Rivaldo, Nesta, Tomasson, Simic. Ritornando al match in questione, il Verona di Malesani schiera i vari Dainelli, Paolo Cannavaro, Cassetti, Camoranesi e Mutu (senza dimenticare Oddo, in panchina); il Milan si presenta con Abbiati in porta, Chamot, Laursen, Kaladze e Maldini, recuperato così come Serginho che a centrocampo affianca Gattuso e Ambrosini; Pirlo agisce da trequartista alle spalle di Inzaghi e Shevchenko.
Data la posta in palio, la tensione è alta ed il Milan soffre nel primo tempo: arriva infatti il gol di Mutu al 28’ minuto, con un gran tiro da 25 metri. Ad inizio ripresa l’incubo sembra non avere fine, con Serginho che sbaglia un rigore colpendo il palo esterno. Il Milan però non demorde e finalmente arriva il pari al 65’ con Inzaghi, che, lanciato da Kaladze, tira dal limite dell’area: 1-1. Nel frattempo entrano Jose’ Mari e Contra ed i rossoneri continuano a spingere quando, all’82’, dopo una confusione nell’area di rigore veronese, Kaladze effettua un altro passaggio vincente: pesca Pirlo che mette a sedere il portiere Ferron e deposita in rete il pallone del 2-1, quello definitivo, quello della vittoria. Il Milan concluderà quella stagione con l’agognato quarto posto, per il Verona invece non ci sarà festa: ritorno amaro in serie B.
This post was last modified on 24 Agosto 2013 - 16:44