Per una partita di calcio si è sfiorato il caso diplomatico tra Ecuador e Venezuela.
Il Liga de Loja, infatti, ha espugnato il campo del Deportivo Lara in trasferta, passando al secondo turno della Copa Sudamericana. Alcune ore dopo la partita, però, all’aeroporto di Barquisimeto, secondo la denuncia ufficiale del club, i giocatori e il resto della delegazione (59 persone in tutto) sono stati portati in una stanza a parte. E da lì sarebbe stato impedito loro di lasciare il paese. “Senza alcun motivo hanno proibito alla squadra di uscire dal Paese. Li tengono praticamente sequestrati. Aiuto“, hanno scritto su Twitter. E poco dopo: “Occorre l’aiuto delle autorità: la squadra è nella sala internazionale da più di dieci ore e ancora non si vede una soluzione”.
L’appello arriva al ministro degli Esteri ecuadoriano, Ricardo Patiño Aroca, che promette di intervenire con l’ambasciatore in Venezuela, Leonardo Arizaga. Alcuni tifosi raccontano pure di condizioni di degrado, di una stanza senza aria condizionata e senza sedie, con i giocatori costretti a dormire per terra. Dopo oltre 12 ore i giocatori del Liga riescono a lasciare la sala, ma non l’aeroporto, poichè sarebbe mancato il permesso di sorvolare la Colombia. All’origine dell’errore ci sarebbe un numero errato nella matricola dell’aereo, prenotato per l’occasione, mancando un volo diretto tra Barquisimeto e Guayaquil. Secondo la stampa venezuelana ai giocatori sarebbe stato offerto un trasferimento in albergo, ma i dirigenti si sarebbero rifiutati.
L’aereo è poi atterrato a Guayaquil alle 14.30, oltre 18 ore dopo la fine dell’incontro.