CorSera: c’era la firma di Seedorf. Ecco perché Fininvest stoppò tutto

SEEDORFE’ un retroscena clamoroso quello riferito oggi da Alberto Costa sulle pagine del Corriere della Sera, in merito all’affare sfumato tra il Milan e Clarence Seedorf, che Silvio Berlusconi avrebbe voluto tanto sulla panchina rossonera al posto di Massimiliano Allegri.

Secondo quanto riferisce il quotidiano di via Solferino, a metà dicembre del 2012 il Cavaliere aveva fatto firmare all’olandese un contratto da allenatore. “In bianco soltanto il quid, vale a dire il compenso, questione da risolvere direttamente fra i due, il presidente (onorario) e il suo pupillo“, scrive Costa, puntualizzando che era stato Adriano Galliani a fare da interfaccia tra Berlusconi e Seedorf.

Di fatto, il centrocampista del Botafogo si era mosso di conseguenza, coinvolgendo pure Massimo Ambrosini nel suo nuovo progetto. Poi ci fu l’intoppo, rappresentanto dagli ingaggi, quello dello stesso Seedorf e dei componenti del suo staff. “Sarebbe venuto a costare, al lordo, circa 15 milioni di euro, una somma spropositata per i tempi che in Fininvest si sono subito premurati di sventolare sotto il naso del boss“, scrive Costa sul Corriere. Il resto è storia nota: Allegri resta sulla panchina del Milan, Seedorf continua a incantare il Brasile e Ambrosini rimane senza contratto e si accorda con la Fiorentina.

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