Quel preliminare per il quale il Milan ha lottato con le unghie e con i denti nello scorso campionato è finalmente arrivato e l’ostacolo, se superato, potrà fruttare fino a trenta milioni di euro nelle bisognose casse rossonere. Perchè, oltre a far felici i tifosi che meritano la partecipazione alla Champions League, la squadra rossonera è chiamata a soddisfare anche le esigenze prettamente finanziare del club, che da qualche anno a questa parte ha abbandonato la strada del “mecenatismo Berlusconiano” e vuole imparare ad essere virtuoso, sostenendosi solo con le proprie forze. I trenta milioni sopra citati deriverebbero principalmente dal cosiddetto market pool, cioè la somma dei diritti tv pagati da Sky e Mediaset per trasmettere le partite della principale manifestazione UEFA (parliamo di circa venti milioni). I restanti dieci milioni deriverebbero dal’accesso alla fase a gironi e dai risultati ottenuti in essa, dall’incasso ai botteghini e dagli sponsor, molto legati al brand Milan.
Questi soldi avrebbero una duplice, capitale importanza: innanzitutto servirebbero a dare ulteriore respiro alle casse rossonere, che potrebbero per la prima volta in tanti anni chiudere in attivo. In secundis, ma non meno importante, darebbero a Galliani i fondi necessari per sbizzarrirsi in questi ultimi giorni di mercato, sempre cari all’ad rossonero. I tifosi e il portafogli chiamano, Milan sei chiamato a rispondere!
This post was last modified on 21 Agosto 2013 - 00:14