Con queste parole Brocchi parla del suo rientro al Milan: “E’ un ritorno a casa perché, come ho sempre detto, per me il Milan è stata sempre una famiglia e sempre lo sarà. Avendo iniziato a farne parte quando avevo nove anni, torno in un posto che conosco come le mie tasche”. Inoltre si dice inorgoglito dal modo in cui il Milan lo ha cercato per proporgli questa nuova avventura: “Sinceramente mi ha sorpreso il modo, perché a chiedermelo è stato il dottor Galliani in persona. Chiedendomi di allenare nel settore giovanile, il vice-presidente ha mantenuto una promessa che mi aveva fatto ben cinque anni fa! Il suo è stato un grande gesto che mi ha profondamente colpito, cercherò di ripagare con gli interessi la sua fiducia“.
E così, dopo uno scudetto, una coppa italia, una supercoppa italiana, due Champions League, una supercoppa europea e un mondiale per club vinti in rossonero, parte l’esperienza della panchina per Brocchi, auspicandosi (lui in primis, ma anche noi tifosi per lui) che la sua carriera da allenatore possa portargli grandi soddisfazioni come quelle avute dal campo. Chissà che magari non abbia imparato qualcosina da Carletto Ancelotti, allenatore di quel Milan in cui Brocchi militò: se le orme da seguire son quelle, non c’è altro da fare che ricalcarle per avere una strada ricca di successi.
This post was last modified on 16 Agosto 2013 - 22:33