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Hala Kakà! Ogni tanto risento nelle orecchie quella struggente canzone che riecheggiava al Bernabeu il 30 giugno 2009 e ricordo il volto di Ricky. Quasi in modo forzato, alla fine della sua presentazione davanti a 60mila tifosi merengues disse: Hala Madrid! Ricordo invece il suo volto felice quando gli consegnammo 11Milan messaggi d’amore. Conservo ancora il suo sms di ringraziamento. Me lo mandò tre minuti prima di salire sul palco del Bernabeu. Perchè Kakà al Milan non ha mai smesso di pensare, nemmeno un minuto. Perché il Milan a Kakà non ha mai smesso di pensare. Certi amori non possono finire. E quella tra Kakà e il Milan è una bellissima storia d’amore. Chissenefrega se non ha più la brillantezza di un tempo, chissenefrega se ci serve un nel difensore roccioso, chissenefrega del monte ingaggi. Chissenefrega se non vinceremo lo stesso. Meglio arrivare terzi o anche quarti con Kakà. Piuttosto che senza. Perché voglio credere che il calcio e il Milan siano ancora un sogno, un’emozione. E nessuno, parlo per noi milanisti, ci ha fatto sognare e soffrire come Kakà.
E’ ormai certo il suo ritorno, rinuncerà anche a un bel po’ di soldini. Per tornare in nazionale certo, ma soprattutto per tornare al Milan. In questa estate ho sopportato di tutto. Ho sentito di tutto, tifosi che dopo 27 anni ancora non si fidano di chi li ha fatti grandi e ancora adesso vogliono fare la campagna acquisti al posto di Galliani. Ma su Kakà non transigo. Non voglio sentire che è vecchio perchè ha 31 anni e Pirlo a 32 è andato a far grande la Juve. Non voglio sentire che è uno scarto del Real perchè lì è sempre stato la riserva di Cr7, mica di Emanuelson. Non voglio sentire che non fa la differenza perché con i piedi che ci sono in Italia Ricky è ancora il più forte di tutti. Spero che si divida la fascia con l’altro Riccardino nostro. Loro sì che sono due grandi capitani. A proposito, chi rimpiange un 37enne sempre infortunato che invoca i “rigori” dovrebbe essere felice del ritorno di un 31enne integro che davvero rappresenta i nostri colori.
Chiudo ringraziando Boateng per questi tre anni in cui ci ha fatto gioire e arrabbiare. Alla fine si è dimostrato un buon professionista, quando l’altra sera ci ha salutato con due bei regali e ci ha mandato in Champions League. Per le ultime due volte mi ha fatto urlare Boateng a tutti! Perciò, ora anche il nome della rubrica cambierè e diventerà… Baloha a tutti!