E’ finalmente arrivato il giorno tanto atteso da tutti i tifosi rossoneri e non. Si terrà oggi, presumibilmente in via Turati nel pomeriggio, l’incontro tra Adriano Galliani e Stephan El Shaarawy. I due avranno parecchie storie da raccontarsi. L’ad dovrà ‘giustificare’ la facilità con la quale è avvenuto il cambio di status del Faraone: da simbolo del Milan presente e futuro, a possibile pedina da muovere sul mercato. Nelle ultime settimane infatti, ci è toccato sentirne di ogni: ‘Tevez più 25 milioni per El Shaa’, anzi no ‘scambio alla pari El Shaa-Jovetic’, oppure ‘El Shaa al Chelsea per 35 milioni più il prestito oneroso di Fernando Torres’, e chi più ne aveva, più ne ha messo.
Sia chiaro, non è crudele accostarlo a giocatori di caratura internazionale come Carlitos, JoJo e El Nino, tutt’altro. E’ però poco elegante inserirlo nella lista dei cedibili, dalla pancia di una nave da crociera, mentre il ragazzo ancora doveva affrontare la sua prima grande avventura con la maglia della Nazionale. Posto che, avendo liquidato Capitan Ambro durante la stessa traversata del Mediterraneo, forse non c’era nemmeno più tanto da stupirsi.
Ad oggi, quel che appare piuttosto chiaro, sono le intenzioni di società e giocatore. Il club si è pubblicamente dichiarato disponibile a discutere la cessione del talento savonese a determinate cifre, al contempo El92 si è detto sicuro di non voler lasciare Milanello. Tuttavia per potersi garantire la riconferma e meritarsi il nuovo ingaggio da big, Amon Ra dovrà quantomeno, promettere massimo impegno e abnegazione per tutto l’arco della stagione. Questi elementi devono esser mancati negli ultimi mesi, altrimenti risulterebbero inspiegabili le panchine con Allegri e ancor di più quelle con Prandelli.
Nei prossimi giorni inizieremo ad intravedere una possibile soluzione del caso. La sensazione è che potrebbe concludersi tutto con una scena già vista in contesti simili, ovvero sia, annuncio in pompa magna della sua permanenza al Diavolo. Ottimo modo per dar da mangiare ai media, del tutto insufficiente per sfamare l’appetito dei supporter.
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