Il suo contratto è stato depositato in Lega Calcio venerdì scorso, Jherson Vergara è da due giorni ufficialmente un giocatore del Milan. Il diciannovenne difensore centrale, proveniente dall’Universitario Popayan, è costato 2 milioni di euro, incassati dal Deportes Quindio, squadra proprietaria del suo cartellino.
Dalla Serie B colombiana alla Prima Squadra rossonera, un cambio esponenziale di carriera: solo il campo ci dirà se l’investimento meritava. Ma le premesse sono buonissime.
Cominciamo dalle caratteristiche tecniche. Vergara è un talento istintivo, alla ricerca di disciplina tattica. Gioca in maniera spensierata, non avendo nessuna esperienza importante alle spalle. Quest’anno sarà un anno cruciale, dovrà lavorare tantissimo e conoscere a fondo la Serie A, soprattutto scendere in campo in maniera dosata. Ma deve scendere in campo (per evitare, per esempio, il caso di Salamon). E’ un giocatore che sulla carta si adatta alla perfezione con il nostro calcio, è rapido, veloce e non ha nessuna paura di assumersi le responsabilità. All’inizio dovrà ascoltare attentamente i consigli di Allegri e Tassotti ed osservare Zapata, connazionale prezioso per la sua crescita, e Mexes, il resto lo faranno le prestazioni.
Passiamo al Mondiale Under-20 appena concluso. Purtroppo la Colombia è stata eliminata agli ottavi di finale ai rigori dalla Corea del Sud, ma Vergara, che ha trasformato il tiro dal dischetto, esce dalla competizione a testa altissima. E’ stato l’autentico leader della difesa, ha dimostrato di essere di un’altra categoria rispetto ai pari età: Quintero gli ha rubato la scena come miglior giocatore della Nazionale, ma subito dopo c’è lui. La Colombia ha concluso il girone C di qualificazione al primo posto con 7 punti e Vergara non ha mai saltato un minuto: sempre in campo con Australia, Turchia, El Salvador e Corea. A dimostrazione di un fisico possente, 190 cm per 83 kg, ma in perfetta forma.
Parliamo di una promessa, di un potenziale grande giocatore. Un colpo di mercato del Milan, a basso prezzo ed in prospettiva. Un affare. Dovrà seguire, solo a livello di occasioni concesse, l’esempio di Juan Jesus all’Inter, ma il paragone più ingombrante è ben più scomodo ed è legato al nome di Thiago Silva che, con le dovute proporzioni (al momento non c’è storia), Vergara assomiglia per caratteristiche e modo di interpretare il ruolo: classe, tranquillità ed eleganza. L’anno prossimo sarà la stagione dell’apprendimento, dove guardare ed imparare conterà più dei piedi, ma tra un anno Jherson Vergara ha tutte le carte in regola per diventare il difensore centrale del Milan.