Alzi la mano chi, dopo la prestazione sottotono nel Trofeo TIM, si sarebbe mai aspettato che la squadra di Allegri, in trasferta a Valencia, nella prima amichevole internazionale della stagione, uscisse dal campo a testa alta dopo una gara tutto sommato positiva. I rossoneri infatti hanno giocato una partita di grande quantità e qualità, tenendo bene il campo nella prima ora di gioco, ripartendo con accelerazioni devastanti che hanno fatto malissimo alla difesa spagnola. Come in occasione dei sue gol messi a segno: prima Robinho, su intelligente assist in profondità di Poli (il migliore, ndr), poi De Jong, con un grande tiro da fuori dopo che Constant aveva portato la palla dalla sua fascia sinistra fino a quella opposta di destra: sacrificio per il gruppo, ecco il dogma di Allegri per la nuova stagione.
La gara del Milan deve, però, necessariamente essere scissa in due. Nel primo tempo si è visto il prototipo di squadra che Allegri sogna di mettere in camp0 ogni partita durante la stagione.: cinismo, pressione costante su tutti i portatori di palla, grande corsa e attaccanti che non danno punti di riferimento. Il tutto per favorire gli inserimenti dei centrocampisti: chiedere a Poli e De Jong per conferma. Poi, superato l’intervallo, l’inevitabile calo di forma e corsa, dovuto ai grandi carichi nelle gambe per la preparazione estiva, che ha portato il Valencia ha guadagnare campo e a dominare i rossoneri nella parte finale della gara: a quel punto un pizzico di buona sorte e le parate di Gabriel hanno blindato il risultato, che comunque premia una squadra propositiva alla prima uscita lontana dalla frontiere italiane.
La gara del Mestalla deve essere sicuramente un punto da quale cominciare a macinare prestazione di buon livello, perchè il preliminare di Champions League non è così molto lontano. Prossimo impegno in America, contro una tra Inter e Chelsea il 4 agosto. Ma se il gioco è sempre quello del primo tempo, possiamo giocarcela proprio con chiunque.
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