SM ESCLUSIVO/ Ministro Kyenge: “Milan, la tua multiculturalità è un valore aggiunto. Mi aspetto qualcosa di più dalla Federcalcio”

bonera constant (spaziomilan)Prima Boateng a Busto Arsizio. Poi Balotelli a San Siro nel match contro la Roma. Quindi Constant la scorsa settimana a Reggio Emilia nel Trofeo Tim. Sono già tre i giocatori rossoneri finiti negli ultimi mesi nel mirino del razzismo delle curve. Episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento del ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, che proprio domani mattina a Roma presenterà un Piano Interministeriale triennale ad hoc che coinvolgerà anche il mondo dello sport. In esclusiva a SpazioMilan.it la ministra commenta gli episodi che hanno toccato da vicino la squadra rossonera e chiede uno sforzo maggiore da parte di tutti gli attori “in campo”.

Ministro, la multiculturalità del Milan sembra far fastidio a quelli che dovrebbero chiamarsi tifosi. Che idea si è fatta?
E’ vero che il Milan spicca per la diversità di molti suoi giocatori ed è un fatto estremamente positivo, segno di una società sportiva matura. Purtroppo la diversità, soprattutto quando riguarda persone note, può diventare una minaccia. Invece la multiculturalità è un fenomeno che valorizza le diversità e va accompagnato. Per questo servono nuovi strumenti“.

Quali?
Occorre coinvolgere la società civile, gli enti locali e tutti i ministeri, da quello dell’Istruzione al Welfare fino allo Sport, ovviamente, per rafforzare in primis ciò che già esiste: partiamo dall’applicazione delle leggi vigenti“.

Ma durante le partite di calcio sembra che non sia così semplice…
Qui la responsabilità è della Federazione che deve mettere in condizione i suoi tesserati di lavorare serenamente“.

Con quali misure?
Credo che un calciatore abbia già addosso la tensione della prestazione sportiva e, in quanto lavoratore che sta svolgendo il proprio compito, debba potersi sentire tutelato“.

Constant ha sbagliato a reagire scagliando la palla contro i tifosi?
Le reazioni variano da persona a persona, non voglio giudicare il gesto, ma ci indica la necessità di compiere un ulteriore sforzo per contrastare episodi di razzismo di quel genere“.

Mario Balotelli è il ragazzo ideale per promuovere questa campagna?
Ci ha accompagnati recentemente in questo percorso, durante l’amichevole di Bologna tra Italia e San Marino. Ha dato la sua disponibilità e per noi è molto utile per il simbolo dello sport sano che rappresenta. Mi piacerebbe, però, raccogliere tante altre adesioni proprio dal mondo dello sport“.

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