Era la prima “vera e propria” uscita stagionale di due nuovi giovani aggregati alla Prima Squadra: un assaggio di quello che ci aspetterà nei prossimi mesi. E la partita contro il Sassuolo per Cristante e Petagna è stata anche l’occasione per mettere in luce tutte le loro qualità e mancanze, frutto dell’inesperienza che, anche un trofeo da calcio di luglio, si possono pagare molto caro. Ma nel complesso la prova dei due classe ’95, in ritiro con la squadra dall’8 luglio, può dirsi positiva: Cristante in mezzo al campo ha mostrato le potenzialità del suo piede destro, a discapito però di una condizione fisica ancora molto precoce; Petagna ha sfoderato il suo mancino e il suo cinisco: buona la prima.
Avrà imparato benissimo la lezione Bryan Cristante, che dopo aver regalato il gol del pareggio al Sassuolo (con la gradita collaborazione di Gabriel, scellerato nel consegnare una palla rovente nei piedi di un uomo spalle al campo con l’avversario in pressing, ndr) si è lasciato andare in due stupide ammonizioni per la prima espulsione tra i professionisti. Anche se come regista aveva illuminato la squadra rossonera: lanci liftati di grande qualità e tocchi di palla come al solito sublimi, accompagnati però da una condizione fisica molto scarsa: un esempio su tutti il secondo giallo, con il giovane italo-canadese in netto ritardo sull’avversario. Mentalmente c’è ancora da lavorare. Chi invece sembrava “di testa” meno pronto e invece si è presentanto alla grandissima è Andrea Petagna: opportunista come al solito, ha lottato e portato in vantaggio il Milan prima della rimonta del Sassuolo. Un ottimo biglietto da visita per Allegri e i tifosi.
Rimandato con un debito (la condizione fisica, ndr) Cristante, promosso senza debiti Petagna: la pagella dei due giovanissimi è comunque soddisfacente, con grandi margini di miglioramento. E Allegri, tutto queste cose, le conosce meglio di noi.
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(Foto interna: SpazioMilan.it – Foto copertina: AcMilan.com)