I primi tentativi, dal Trofeo Tim all’esordio nella Guinness Cup, non hanno certo rincuorato il tecnico e, pare, nemmeno l’attaccante che sembra soffrire più del previsto il passaggio dall’anarchia assoluta dello scorso anno ai nuovi paletti “allegri”. Ecco perché il francese potrebbe davvero essere dirottato verso altri lidi, dove avrebbe la possibilità di crescere con calma e di ritagliarsi spazi sempre più importanti. Spazi che l’ex interista Poli sta invece conquistando con le unghie e con i denti: in questo momento, nel centrocampo a tre del Milan, gli inamovibili Montolivo e De Jong verrebbero affiancati proprio dal ventitreenne di Vittorio Veneto. Già maturo dentro e fuori dal campo: “Gioco bene per merito dei miei compagni che mi hanno accolto bene, oggi stiamo facendo tutti una grandissima gara e dobbiamo continuare così”, le sue parole al termine del primo tempo di Valencia, quando ha lasciato poi spazio a Muntari. E la differenza si è fatta sentire.
Tante volte è stato puntato il dito contro Massimiliano Allegri, reo di aver impoverito tecnicamente la mediana rossonera: dall’epurazione di Pirlo a quella di Seedorf, fino al mancato riscatto di Aquilani e col solo Montolivo in grado di imporsi nello scacchiere del livornese. Da oggi c’è anche Poli, pronto a dare una mano sostanziale al nuovo capitano e a Nigel De Jong, autore ieri di un’altra gara maiuscola (dopo il Trofeo Tim) con gol da fuoriclasse. Sono buone, insomma, le sensazioni da questo sabato valenciano. E cresce la consapevolezza che, in caso di passaggio del playoff Champions, i famosi 30 milioni potrebbero essere interamente dedicati al reparto difensivo. Ranocchia, Astori, Paletta: nel caso, uscirà da qui.
(Christian Pradelli per IlSussidiario.net)
This post was last modified on 28 Luglio 2013 - 18:33