Su El Shaarawy e Balotelli: “Stephan ha dimostrato grande attaccamento al Milan, dicendo di non voler giocare in nessun’altra squadra al mondo che non sia il Milan. Balotelli? Quando da piccoli si vede una squadra per la prima volta, si vede nei giocatori di quella squadra ciò che di meglio si potrebbe esprimere, un trasferimento di sé stessi in quegli eroi. E’ difficile cambiare casacca dal punto di vista del tifo. Per me sarebbe impossibile, peggio che cambiare religione. E anche Mario è cresciuto milanista ed è rimasto tale. Cosa ho detto ad Allegri a pranzo? Sono segreti assoluti tra il presidente e l’allenatore. Il Milan deve scendere in campo vincendo e convincendo, avendo un comportamento leale nei confronti degli altri e mantenere la posizione conquistata di club più titolato al mondo”.
Sul mercato: “Non escludo che ci possa essere un ulteriore rafforzamento, ma siamo convinti che già così la squadra sia in grado di affrontare bene il campionato. Robinho? Gli ho manifestato la nostra soddisfazione se dovesse rimanere al Milan, lui ha detto di avere nostalgia per la sua famiglia ed i suoi amici. L’unica possibilità per lui di andare via è quella di andare al Santos. Capitali esteri in Italia? Il calcio per chi vuole essere propositivo necessità di moltissimi soldi, ora c’è una regola nuova che prevede che le squadre debbano avere bilanci proporzionati alle loro entrate. C’è in certi casi la possibilità di far entrare capitali esteri, ma non per il Milan. Perché il Milan è un fatto di cuore, della mia famiglia, se dovessi arrivare a vendere delle società, l’ultima sarebbe sicuramente il Milan”.
Infine, un messaggio ai tifosi: “Saremo trepidanti come al solito, a seguire quei due colori affascinanti che sono il rosso e il nero che ci hanno dato soddisfazioni per tanti anni e che sono sicuro continueranno a farlo”.
This post was last modified on 8 Luglio 2013 - 21:57