Prosegue l’appuntamento di SM con il cronista dei cronisti, il milanista dei milanisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano all’indirizzo: q.e.i.m@live.it.
Partiamo da Honda: le è piaciuto alla Confederations Cup? Lo vedrebbe bene al Milan già da adesso?
Sicuramente il Giappone di Zaccheroni è stato, sul piano del gioco, la sorpresa più bella di tutto il torneo. Honda mi è sembrato un ottimo elemento, ma prima di valutarlo vorrei vederlo in un contesto più difficile come il campionato italiano. Gioca in un ruolo, il trequartista, in cui siamo scoperti, porterebbe con sé una marea di sponsor che ci permetterebbero di fare qualche investimento in più… Va tenuto in considerazione.
Pensa che la trattativa con il Santos per Robinho possa ancora essere sbloccata?
Sinceramente non lo so, però la voglia del giocatore di tornare in Brasile mi pare evidente e potrebbe incidere sul suo rendimento. Il Milan, però, deve trarne dei ricavi. Certo, se Robinho tornasse quello di due anni fa potrebbe ancora essere un elemento interessante, ma ho seri dubbi a riguardo.
Si è parlato anche di uno scambio Zaccardo – Paletta…
Penso che l’argentino sia un ottimo centrale. Zaccardo quest’anno ha avuto poche possibilità, ha giocato una sola partita. Ancora adesso mi chiedo perché la società abbia fatto questo tipo di operazione: il giocatore non è stato minimamente sfruttato e tenuto in considerazione…
Cavani è sbarcato da pochi giorni a Parigi. Un altro top player, dunque, lascia il campionato italiano. Come pensa che il nostro calcio possa tornare ad essere competitivo a livello europeo se tutti gli elementi migliori ci lasciano dopo poche stagioni per motivi economici?
Bisogna puntare e lavorare sui giovani. Sappiamo, ad esempio, di avere una Nazionale Under 21 di tutto rispetto: perché lasciar partire e andare all’estero tutti i migliori elementi che la compongono? Mi riferisco, in particolar modo, a Giulio Donati, che oggi gioca nel Bayern Leverkusen. I nuovi Cavani non vanno cercati sempre e solo all’estero, ma anche da noi facendo degli investimenti e delle politiche a medio termine. Penso che alcune delle nostre promesse possano davvero diventare i protagonisti di domani. Speriamo bene.