La metamorfosi è stata possibile anche e soprattutto grazie alle grandi prestazioni di alcuni nuovi elementi, che hanno saputo integrarsi al meglio, facendo proprio, da subito, il progetto del Milan. Primo tra tutti, nonostante la flessione di metà campionato, Stephan El Shaarawy, che con i suoi gol ha tenuto in piedi la squadra nella fase più delicata della stagione. Stessa cosa vale per Giampaolo Pazzini, che ha sfruttato al massimo le occasioni avute, dimostrandosi un sostituto di sicuro affidamento. In mezzo al campo, poi, Montolivo ha fatto il resto, portando ordine ed equilibrio, ottenendo all’unanimità quella fascia di capitano che lo consacra a vero leader del Milan.
Dietro, invece, l’esplosione sorprendente e inaspettata di un ragazzo che viene da molti definito il “nuovo Maldini”, tanto da essere riuscito a conquistare un posto in Nazionale per la Confederation Cup dopo un solo anno di carriera ad alti livelli. De Sciglio è, forse, il volto più bello del Milan di oggi: bravo, umile e rossonero da sempre. Da non dimenticare, infine, gli esordi positivi di Zapata e Constant, due scommesse vinte da Allegri e (si spera) in progressivo miglioramento.
Ma, se in questa stagione ogni prestazione buona è stata una piacevole sorpresa, nella prossima dovrà essere normalità, consuetudine e anche crescita. Emergere è facile, la vera sfida è tenere duro e confermarsi. Ma il Milan, da questi giocatori, si aspetta proprio questo: continuità.
This post was last modified on 6 Luglio 2013 - 22:11