E dopo le partenze che, giusto un anno fa, privarono Milanello di Thiago Silva e Ibrahimovic, dopo gli addii più o meno celebrati di una decina di senatori, ti aspetti che l’arrivo di SuperMario, fantasticamente ammortizzato dalla cessione di Pato (per i primi tre anni entrate e uscite si equivarranno), sia solo da preludio a nuovi colpi sì di prospettiva, ma in grado di accendere qualche luce negli occhi dei tifosi. Perché il mercato è magia e desiderio. Desiderio a tal punto che, quando il Manchester City si fionda su El Shaarawy, in via Turati già si fregano le mani all’idea del 2×1: il Faraone per Keisuke Honda e Adem Ljajic. “Avessi detto Manuel Rui Costa e Andriy Shevchenko“, direbbe l’interpellato Maurizio Mosca, con tutto rispetto per l’accoppiata serbo-nipponica. Perché, assodato che “arriva qualcuno se parte qualcuno“, la sensazione è che nel Milan di oggi sia sempre destinato a partire uno forte e ad arrivare un altro comunque meno forte.
Problema che difficilmente si porrebbe, viste le ultime performance, se venisse piazzato uno come Boateng. Ma è finito il tempo in cui altri club erano ingolositi da qualsiasi tesserato Ac Milan solo perché “giocatore dell’Ac Milan”. Quale intrepido braveheart sarebbe pronto a farsi avanti per un ghanese sempre più insipido? Nemmeno le voci turche paiono tanto credibili e, ad onor del vero, è difficile che Adriano Galliani avvalli la cessione di Prince al Fenerbahce, possibile avversario nei playoff di Champions. Pirlo, in tal senso, ha già abbondantemente insegnato. E l’ad è molto sensibile su queste cose… C’è solo una speranza, senza doppi sensi extracalcistici, che può ancora accomunare tutti i tifosi rossoneri e si chiama Silvio Berlusconi: la situazione di oggi ricalca molto quella di tre estati fa, quando per Hernanes dissero che non accettavano i nostri “caschi di banane”, ma alla fine arrivarono Ibrahimovic e Robinho per 41 milioni complessivi. Ancora oggi, quando il patron si “sveglia” non ce n’è più per nessuno. Per 27 anni, almeno, è sempre stato così.
(Christian Pradelli per IlSussidiario.net)
This post was last modified on 21 Luglio 2013 - 19:06