Adriano Galliani lo ripete costantemente come un mantra: “Se non parte qualcuno, non arriva nessuno“. L’idea della società rossonera è ben chiara: la rosa dello scorso anno, contando anche chi è tornato dai prestiti, era troppo ampia. Ecco che dunque, per ogni acquisto dovrà essere necessaria una cessione, anzi, maggiore è il saldo delle uscite, meglio è. Ad oggi quattro luglio, attendendo le ufficialità di Poli e Honda, possiamo dire che sono cinque i volti nuovi (o quasi) rispetto allo scorso anno, compresi l’ex Inter ed il nipponico.
Partendo dalla difesa abbiamo un avvicendamento tutto made in Colombia: esce Mario Yepes, che a trentasette anni si è voluto concedere un’ultima stagione da titolare in patria ai Millionarios per arrivare in forma al mondiale brasiliano, ed entra quello che sarà il suo erede anche nella nazionale dei Cafeteros, Jherson Vergara, molto simile per caratteristiche all’altro colombiano in rosa, Cristian Zapata. Passando alla zona nevralgica del campo, i rossoneri hanno detto addio dopo diciotto anni a capitan Massimo Ambrosini, che sarà sostituito con la promozione in prima squadra della colonna portante della Primavera degli ultimi anni, Bryan Cristante. Terzo volto nuovo in rosa è quello di Riccardo Saponara, acquistato a gennaio ma lasciato all’Empoli a maturare: in maniera un pò forzata, a dire il vero, Ricky potrebbe essere il sostituto di Bojan nel ruolo di trequartista, o quantomeno un’ottima alternativa nella lunga stagione. Gli ultimi due “scambi” non sono ancora ufficiali, ma essendo ormai ad un passo, possiamo inserirli in questa “rassegna”. A centrocampo avremo una sostituzione tra Mathieu Flamini, che non ha rinnovato e quindi cercherà altri lidi e Andrea Poli, che nelle prossime ore sarà ufficiale in cambio della metà di Salamon e di poco più di un milione di euro. L’ultimo avvicendamento, quello più sostanzioso, avverrà si spera a stretto giro di posta: parliamo ovviamente di Keisuke Honda, già bloccato per gennaio a parametro zero, che anticiperà l’approdo a Milanello di qualche mese se Robinho tornerà in patria al Santos entro il quindici luglio, quando chiude il mercato verdeoro.
Galliani, dunque, sta costruendo la rosa del prossimo anno come un mosaico, sostituendo maniacalmente ogni tassello: mosaico che, come detto all’inizio andrà ridotto ulteriormente per consegnare a miste Allegri un numero di giocatori non troppo risicato in virtù delle solite tre competizioni annuale, ma nemmeno talmente esorbitante da non riuscire a creare un gruppo coeso e compatto in ogni suo componente.