“Nei giorni scorsi l’ho visto meno sereno, sta vivendo dei conflitti interni: ci sono problematiche economiche non semplici da risolvere. Sono disposto ad aspettarlo purché sia sereno. Al momento non lo è…“. Parole che suonano come un preoccupante allarme quelle lanciate da Vincenzo Montella verso Ljajic (ieri un’intervista a La Gazzetta dello Sport) ma che, al contrario, tornano a far sperare i tifosi del Milan.
L’attaccante serbo di 22 anni nella sostanza Viola è ormai sul mercato, sospeso fra perplessità generali, momenti di sconforto e soprattutto un rinnovo di contratto che tarda ad arrivare. E probabilmente non arriverà mai. Perché Ljajic è rimasto male dopo la partenza del compagno, amico e connazionale Jovetic (Manchester City), portando sul campo rabbia e dispiacere ed affrontando amichevoli ed allenamenti con poca cattiveria e troppa superficialità. Non solo, soprattutto i primi rumors, diventati poi contatti con il Milan lo hanno inorgoglito, fascino ed influenza dei rossoneri lo hanno indotto e prendere decisioni forti.
I rapporti tra il suo agente Ramadani e la famiglia Della Valle non sono difficili né negativi, quelli con il presidente esecutivo della Fiorentina Cicognani nemmeno: alla base del disaccordo c’è un prolungamento ricco chiesto da Ljajic e non condiviso dalla Viola. Da 700.000 euro, l’ingaggio attuale, a quasi 1 milioni e mezzo, mentre la squadra di Montella vuole in cambio un riconoscimento per il buon trattamento concessogli (specie dopo il caso Delio Rossi) offrendo anche un clausola rescissoria di 13 milioni di euro per dimostrargli sostegno. Ma non alle condizioni dell’ex Partizan.
Galliani e Pradé si sentono spesso, Ramadani e Cicognani invece si vedranno presto: mercoledì è previsto l’incontro decisivo tra le parti, o verrà siglato il rinnovo con aumento e clausola oppure ci sarà la cessione. Poi il Milan avrà un’opportunità unica ed ideale, ma dovrà stare attento all’interesse dall’estero e all’intenzione della Fiorentina di non farlo partite per una squadra di Serie A. Ma i rossoneri, dopo l’infortunio di Robinho e la possibile cessione in prestito di Niang, direzione Sampdoria, avranno necessità di intervenire in attacco e qualche soldo in più per far vacillare i Della Valle e convincere definitivamente il giocatore.