Che Mathieu Flamini non sia nella situazione di Boateng è un dato di fatto: al centrocampista francese, pur attualmente senza squadra, le offerte non mancano. E non mancano dalla madrepatria, ma nemmeno dalla rimpianta Inghilterra. Già nello scorso aprile l’Aston Villa si era fatto avanti facendo leva sul fatto che il classe ’84 fosse in scadenza di contratto. Ma in quel momento Flamini stava andando a mille e il rinnovo in rossonero sembrava poco più che una formalità.
Nessuno, tuttavia, poteva prevedere la richiesta del suo entourage: triennale e congruo (ri)aumento dell’ingaggio per chi, arrivato a parametro zero, aveva accettato l’estate scorsa il drastico passaggio dall’emolumento da 5 milioni a circa 2. Ora riecco i Villans, decisi ad affiancare un elemento d’esperienza ad un mediana davvero giovanissima. Resta da capire la possibilità del club di accollarsi uno stipendio che, non è difficile pronosticarlo, non sarà inferiore ai 3 milioni di euro. Scoglio che, in questo senso, unisce gli inglesi alle italiane Napoli e, in subordine, Inter.
Quel che è certo è che, dei quattro a scadenza, Flamini rappresenta la situazione più spinosa: con Ambrosini sempre più viola, Yepes di ritorno in Colombia e Bojan pronto ad accasarsi in Spagna, il francese resta l’unico ad attendere una risposta definitiva da via Turati. Risposta sempre più vicina a un “no”, complici anche le parole di questa mattina a Tuttosport e ovviamente l’arrivo di Andrea Poli: errore di Mathieu pensare che la riduzione consensuale dello scorso anno gli avrebbe fatto guadagnare qualche bonus da giocarsi in futuro.