L’ufficialità non è ancora arrivata, ma Davide Narduzzo si può già considerare un giocatore del Teramo Calcio. L’ormai ex portiere della Primavera potrà fare esperienza in Lega Pro. Un salto importante per un giovane estremo difensore, dalle giovanili al calcio che conta a soli 18 anni. In questa stagione ha collezionato 28 presenze, alternandosi con Gabriel e dimostrando tutte le sue qualità anche nelle fasi finali. Riviviamo con lui, in esclusiva per SpazioMilan.it, la sua stagione: dalla Primavera fino all’approdo in Abruzzo.
Davide, pronto per l’esperienza in Lega Pro?
“Si, sono contentissimo di poter giocare tra i professionisti, è una piazza importante e sta costruendo una squadra competitiva. Per me è importante fare esperienza in Lega Pro e in una squadra come il Teramo”.
Come giudichi la tua esperienza nella Primavera rossonera?
“Sicuramente positiva, sono migliorato tanto. Lo staff mi ha davvero aiutato a crescere, non solo Mister Dolcetti ma anche i suoi assistenti Abate e Merlo”.
Che rapporto hai costruito in particolare con Mister Dolcetti?
“Un ottimo rapporto, oltre a essere un grande tecnico è anche una grande persona. Con lui non sono cresciuto solo come portiere, ma anche come uomo”.
Alla guida della Primavera ci sarà Inzaghi, ti dispiace non essere allenato da lui?
“Certo, Inzaghi è una leggenda e mi avrebbe potuto aiutare tanto, ma ho preferito fare esperienza e giocare nei professionisti. Non è detto che non mi possa allenare in futuro…”.
In Primavera dovevi conquistarti il posto ogni domenica: come hai vissuto la “rivalità” con Gabriel?
“Gabriel era più grande di me e con più esperienza, ma ci aiutavamo molto. La sua presenza mi ha spronato il più delle volte e mi ha sicuramente aiutato a crescere in una stagione lunga e faticosa”.
Con Gabriel impegnato in Primavera sei riuscito ad allenarti con la prima squadra: come hai vissuto i ritiri con i professionisti?
“Mi hanno dato molta soddisfazione, specialmente quello in Champions League. Se fossi sempre stato impegnato con la Primavera sarebbe stato più difficile vivere queste esperienze”.
Hai avuto modo di confrontarti con Amelia e Abbiati: ti hanno dato qualche consiglio?
“Sono stati molto gentili e mi hanno aiutato molto. Voglio ricordare anche Flavio Roma che, l’anno scorso, mi trattava quasi come un figlio, mi ha dato molti consigli anche prettamente tecnici”.
Due tuoi ex compagni di Primavera sono stati protagonisti del ritiro estivo: cosa pensi di Cristante e Petagna?
“Ho fatto subito i complimenti a entrambi. Questo deve essere per loro un punto di partenza e non d’arrivo, hanno molto talento e si meritano di essere in prima squadra”.
Qual è il portiere a cui ti ispiri?
“Oltre a quelli rossoneri devo dire Julio Cesar. Il portiere brasiliano mi somiglia fisicamente ed è uno dei migliori nel suo ruolo: per me è un mito assoluto”.
(Foto interna acmilan.com)