L’olandese è partito titolare nella seconda mini-partita contro il Sassuolo, ma la sua prestazione contro i neroverdi è stata, a voler essere buoni con lui, totalmente incolore. Di certo non lo ha aiutato il fatto di aver cambiato tre posizioni in soli quarantacinque minuti: partito dall’inizio come esterno d’attacco nel tridente, è diventato in seguito trequartista per poi concludere il match da terzino sinistro. I cambi di ruoli, però, non possono assolutamente essere un’attenuante per giustificare l’immobilismo e l’inconsistenza palesata in campo dal nativo di Amsterdam, incapace di dare quella svolta, quell’accelerazione alla manovra che ci si aspetta da un giocatore come lui, soprattutto se di fronte ci si ritrova una squadra tutt’altro che irresistibile. I sei mesi in prestito al Fulham non hanno portato grandi cambiamenti nell’ex Ajax, che pare sempre più prossimo alla cessione, giustificata non soltanto dalla necessità di fare cassa laddove possibile, ma anche perchè si fa enormemente fatica nel pensare come Urby possa rientrare nei piani di Allegri. Il tecnico toscano non lo vede come terzino, l’olandese non è a suo agio nè come mezzala nè tantomeno come esterno e nel ruolo di trequartista serve un profilo molto più tecnico, ed in questo senso i nomi di Honda e Ljajic rappresentano l’identikit ideale per il club di Via Turati.
L’occasione per rifarsi giungerà immediatamente perchè sabato alle venti i rossoneri saranno impegnati a Valencia per la prima partita della Guinness Cup contro i “pipistrelli” di Dukic e quindi Ema può tentare nuovamente di dare una sterzata positiva alla sua permanenza rossonera. Se dovesse fallire anche contro Soldado e compagni, allora diventerà sempre più improbabile vedere l’olandese indossare la prossima stagione la maglia numero ventotto.
This post was last modified on 25 Luglio 2013 - 15:56