Direttore, in casa rossonera si è appena vissuta una settimana intensa, sorprendente: El Shaarawy cedibile e Tevez vicino. Che cosa ne pensa?
“Partiamo dall’ingaggio dell’attaccante argentino: guadagna 8,5 milioni netti a stagione, più del doppio del tetto fissato dal Milan. Penso che anche solo pensare ad un tipo di operazione del genere sia senza ragione. Sarebbe una contraddizione clamorosa per Galliani e Berlusconi, che solo un anno fa avevano annunciato di voler intraprendere la strada dei giovani: che senso ha prendere Tevez per sacrificare il Faraone? Bene scommettere su Niang, bellissima la scoperta De Sciglio e coraggioso credere in Cristante: questa è la strada giusta”.
Questo scenario sembra comunque possibile: qual è la critica che vorrebbe muovere al Milan?
“C’è un’assenza totale di chiarezza, ai tifosi bisogna parlare chiaro. Un’estate fa assistemmo all’investitura di Ibrahimovic come nuovo numero 10 e alle rassicurazioni su Thiago Silva: sappiamo bene poi com’è andata a finire… Il problema da porsi allora era come mai in casa Milan circolavano dei contratti fuori dal mondo. Non c’è dubbio: Tevez è legato ad El Shaarawy, perché l’Apache non arriverebbe in Italia per fare la riserva”.
Insomma, Lei El Shaarawy non lo venderebbe per nessuna cifra…
“El Shaarawy è uno dei giovani più forti del mondo. E’ il partner ideale di Balotelli, anche in Nazionale, ha trascinato i rossoneri fuori dalla crisi ad inizio stagione e poi ha avuto un calo normale. E’ vero, da quando è arrivato SuperMario ha segnato meno e giocato peggio, ma l’impatto devastante che ha avuto dopo aver lasciato l’Inghilterra è stato reso così efficace anche dal giocatore egiziano. Corre e spende energie come pochi in attacco, aiutando anche il centrocampo. Berlusconi ha criticato Allegri per le troppe panchine del numero 92, se adesso lo mette sul mercato non c’è nessuna logica di fondo ma solo confusione. Allegri ha gestito alla grande El Shaarawy”.
Attacco ma non solo, non crede che servano rinforzi in altri reparti?
“Sicuramente. Soprattutto un difensore centrale. Piace Astori e quest’anno sembra quello buono per il suo ritorno al Milan, ma in Prima Squadra; su di lui però c’è anche il Napoli. A centrocampo molta attenzione su De Jong, non sarà facile recuperare al 100% dal brutto infortunio che ha subito contro il Torino (rottura sottocutanea del tendine d’achille sinistro, lo scorso 9 dicembre 2012, ndr) ma potrebbe rivelarsi un nuovo acquisto, oltre che un calciatore importante. Mi aspetto moltissimo da Saponara, che ho seguito per tutto il campionato nell’Empoli in Serie B. Questo è davvero un grande acquisto, merito a Galliani, dalle qualità meravigliose: è pronto subito e da considerarsi un titolare. Ma i paragoni con Kakà lasciamoli perdere”.
This post was last modified on 15 Giugno 2013 - 19:47