Era il 12 gennaio 2012 quando Galliani aveva raggiunto l’accordo con il Manchester City per l’acquisto di Tevez e, parallelamente, con il PSG per la cessione di Pato. Era il 12 gennaio 2012 quando Berlusconi, all’improvviso, bloccò qualsiasi trattativa: il brasiliano rimase “per amore del Milan”, l’argentino tornò ad essere solo un sogno. Quella giornata di mercato rappresentò un crocevia importante per la storia del Milan, da lì in avanti ci furono ricordi, discussioni e voci insistenti, incessanti, senza fine. Di sicuro il Papero non fu più lo stesso: il suo addio nacque da lì. Così come cambiò Tevez, che da quasi fuori rosa diventò l’uomo in più di Mancini. 23 mesi dopo, si ricomincia.
Sono clamorose le dichiarazioni di Adriano Galliani che nella notte, a bordo della MSC Fantasia, durante la crociera rossonera, ha confidato che “Tevez non mi tradisce. Mi piace perché in campo è cattivo, l’ingaggio non è un problema…”. Un lampo tra le onde, una voce che ha dell’incredibile: perché fino a ieri Milan e Tevez non avevano più avuto veri e decisi contatti, perché l’Apache sembrava vicino alla Juventus. Che non lo mollerà. Un anno e mezzo, due sessioni di mercato intere (anche se la scorsa estate i rossoneri ci riprovarono senza successo): è questo il periodo di tempo in cui Carlitos e il Diavolo non si sono più visti (ricorderete la foto tra Galliani, Tevez e l’agente Kia Joorbachian al tavolo da pranzo), ma sentiti sì. Sottotraccia e in silenzio, un silenzio assordante per noi qui fuori. E c’è di più, sempre ieri sera l’ad ha mostrato un messaggio sul proprio telefonino del procuratore dell’argentino, a testimoniare lo stato avanzato dei contatti. L’operazione ha ripreso vita e, probabilmente, è cominciata nella scorsa finestra di mercato invernale, quando Galliani trattò e prese Balotelli dai Citizens. Adesso sul piatto potrebbe esserci El Shaarawy. Ma al momento non c’è stata alcuna offerta ufficiale.
Si è parlato di 40 milioni cash, poi di 20-25 più Tevez: di certo l’idea del City è quella di provare a prendere il Faraone. E il Milan ci sta pensando. Tevez l’anno prossimo andrà a scadenza di contratto, il Manchester City ora, ma per davvero, è costretto a lasciarlo partire e, visto il poco feeling reciproco, non sarà una perdita dolorosa. Lo sarebbe per il Milan, che screditerebbe in maniera indelebile il progetto giovani e si priverebbe del proprio futuro, puntando su un attaccante di nove anni più anziano e con un ingaggio esagerato. Tevez sarebbe anche disposto ad un sacrificio, ma supererebbe di gran lunga quello di Stephan. Lo scambio di senso ne ha davvero ben poco.
Ma per il momento limitiamoci a registrare un’altra accelerazione, Tevez ed il Milan sono tornati a cercarsi. Nel gennaio 2012 si arrivò ad un passo dal sì, ma prima ci pensò Berlusconi e poi ci mise una pezza Maxi Lopez al suo mancato arrivo, quest’anno chissà. Forse El Shaarawy, forse Berlusconi, forse Matri.